È in gravi condizioni la turista tedesca di 34 anni, sorella dell’uomo morto a Cefalù per una intossicazione da monossido di carbonio. La donna è stata sottoposta a trattamento urgente questa notte nella camera iperbarica dell’ospedale di Partinico, dove è stata trasferita. La struttura dell’Asp di Palermo, dell’unità operativa complessa di anestesia e rianimazione, guidata da Sandro Tomasello, è infatti l’unica nel territorio disponibile con continuità durante tutto l’anno. La donna è stata trattata durante la notte in camera iperbarica dal team guidato da Giuseppe Aiello. Adesso è ricoverata e le sue condizioni continuamente monitorate in rianimazione. All’ospedale di Partinico sono stati trasferiti e ricoverati anche i genitori (di 62 e 63 anni) della donna. Anche Le loro condizioni vengono continuamente monitorate.
L'ultimo dell'anno a Cefalù
Avevano scelto Cefalù per trascorrere la fine dell’anno. I quattro turisti tedeschi erano arrivati nella cittadina lo scorso 28 dicembre. Patrizia Pargmann di 60 anni i suoi due figli Jonathan Feierabend, di 36 anni e Katharina Feierabend 34 anni e il marito Elmo Pargmann, di 63 anni, stavano trascorrendo le vacanze nella Villa Deodata di un’imprenditrice cefaludese. C’è da capire cosa sia successo. Come mai la brace del camino trovata ancora accesa dai soccorritori abbia provocato l’intossicazione dei quattro costata la vita a Jonathan Feierabend, di 36 anni. La sorella Katharina è in rianimazione all’ospedale di Partinico. E’ stata sottoposta insieme alla madre e al marito ad un trattamento in camera iperbarica. Nel corso dei primi controlli all’ospedale Giglio di Cefalù è stato accertato l’avvelenamento da monossido di carbonio. Le indagini coordinate dalla procura di Termini Imerese sono condotte dagli agenti del commissariato di Cefalù diretto da Francesco Virga.
Sigilli alla villetta
Intanto, la residenza di Cefalù dove sono rimasti intossicati si chiama villa Deodata e si trova in via Saponara. Dopo i rilievi della polizia del commissariato di Cefalù e dei vigili del fuoco l’immobile è stato posto sotto sequestro dalla procura di Termini Imerese che indaga sull'incidente.
Diagnosi e primi soccorsi al Giglio
Diagnosi e primi soccorsi sono stati assicurati dalla Fondazione Giglio di Cefalù ai tre turisti tedeschi giunti, la scorsa notte, in ospedale con il 118 per sospetta intossicazione.
I sanitari del Giglio di Cefalù, in stretta collaborazione con il Centro Antiveleni di Pavia, hanno escluso l’intossicazione di tipo alimentare e trattato tempestivamente il caso come avvelenamento da monossido di carbonio, come rilevato dall’esecuzione dell’esame emogasanalisi da cui è emersa una elevata percentuale di carbossiemoglobina. I pazienti sono stati stabilizzati dai sanitari del Pronto soccorso, diretto da Emanuele Sesti, in collaborazione con l’Unità di Rianimazione del Giglio e trasferiti presso il presidio ospedaliero di Partinico per il trattamento in camera iperbarica come concordato con il CAV di Pavia. Il trasferimento è stato gestito dall’unita di Rianimazione del Giglio, in particolare dall’anestesista Antonino Tutone e dai medici del pronto soccorso Carmela Maria Buglino e Silvia Maltese, e Gaetano Vitello dell’equipe di neurologia del Giglio, che hanno trattato i pazienti sin dal loro arrivo in ospedale.
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