
Ventitré istituzioni soppresse, da un capo all’altro dell’Isola, con le sforbiciate più pesanti a Palermo e Catania, mentre dal fronte sindacale (e non solo) si alza con forza il coro di protesta. Sono gli effetti del piano di dimensionamento e razionalizzazione della rete scolastica siciliana per l’anno 2025-2026, approvato dall’assessorato regionale dell’Istruzione guidato da Mimmo Turano e in linea, va subito ricordato, con le normative nazionali.
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1 Commento
username
28/12/2024 06:52
Se diminuiscono le nascite inevitabilmente diminuiranno le classi di alunni e dunque il personale e dunque si lasceranno insegnanti anche senza cattedre? per fortuna al Nord c'è ampia disponibilità di cattedre libere per chi può trasferirsi al Nord.