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Bagheria, i pannelli precipitati per il forte vento: i residenti chiedono il risarcimento perché non a norma

Dopo che ben 28 pannelli, lunedì scorso, a seguito delle forti raffiche di vento, si sono staccati da un condominio di via Orazio Costantino a Bagheria, danneggiando un condominio di via Leoncavallo, i condomini hanno chiesto il risarcimento dei danni. I detriti hanno divelto le finestre e gli avvolgibili e una ringhiera di un’abitazione è crollata dove c’è una profumeria frequentatissima, oltre a danneggiare diverse automobili parcheggiate.

A raccontare il drammatico episodio è Maria Grazia Calcagno, che lavora al Dipartimento di prevenzione dell’Asp del capoluogo, la quale ha verificato come i lavori non sarebbero stati eseguiti a norma. «Il giorno dopo il grave episodio in qualità di esperta visto che lavoro presso il dipartimento di prevenzione - spiega Maria Grazia Calcagno - mi sono recata presso l’immobile di via Orazio Costantino a verificare da dove si sono staccati i pannelli fotovoltaici ed ho notato che erano impernati in maniera precaria ecco perché sono volati. Si tratta di lavori eseguiti con il 110 per cento che a mio parere non sono a regola d’arte e che potevano causare una carneficina. Adesso chiederemo il risarcimento dei danni subiti».

Quanto dichiarato da Maria Grazia Calcagno è corroborato dal fatto che la zona è molto frequentata da bambine di 4-5 anni alunne di una scuola di danza della zona, che a causa del maltempo quel giorno non erano lì. «Soltanto una mano divina ha evitato una strage. A quell’ora nella profumeria sottostante, le commesse erano appena entrate all’interno del negozio quando è crollato un cornicione».

I pannelli prima hanno colpito il palazzo di via Leoncavallo e poi cadendo a terra hanno danneggiando quattro autovetture e sfondato il parabrezza di una Fiat Punto. Il boato dei pannelli che si sono frantumati a terra si è avvertito fino in corso Butera e via Giuseppe Bagnera. Subito dopo il crollo sul posto sono intervenuti gli operai comunali, la polizia locale e il personale dell’associazione di Protezione civile Giubbe d’Italia che hanno messo in sicurezza l’area delimitata dal nastro bianco e rosso.

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