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Strage di Altavilla, bacio e altre effusioni in carcere tra Sabrina Fina e il suo legale. Ma lui nega

L'avvocato Franco Critelli rigetta con fermezza ogni illazione ed è pronto a difendersi da quella che definisce «una macchina del fango». Il caso segnalato dagli agenti del Pagliarelli

Sabrina Fina
Sabrina Fina

L'avvocato Franco Critelli rigetta con fermezza ogni illazione ed è pronto a difendersi da quella che definisce «una macchina del fango azionata ai miei danni e a quelli della mia assistita».

L’episodio incriminato sarebbe un bacio e altre effusioni scambiate dal legale con Sabrina Fina nella sala colloqui del carcere Pagliarelli. La donna, assieme a Giovanni Barreca, alla figlia maggiore di quest'ultimo e al suo compagno Massimo Carandente, è accusata di avere ucciso Antonella Salamone e i figli Kevin e Emanuel di 16 e 5 anni in una villetta di Altavilla Milicia al culmine di un rito che avrebbe dovuto liberare la famiglia Barreca da presunte presenze demoniache. Il caso è stato segnalato dagli agenti di polizia penitenziaria all’Ordine degli avvocati di Catanzaro, dove è iscritto Critelli, e alla Procura di Termini Imerese che è titolare dell'inchiesta sul massacro.

La vicenda sarebbe avvenuta un mese fa ma in precedenza gli agenti avevano già contestato a Critelli un'altra violazione del regolamento carcerario: in quell'occasione, durante uno dei loro incontri, il legale avrebbe consegnato a Sabrina un cornetto anche se è fatto espressamente divieto di introdurre cibo in carcere se non registrato. Ora l’Ordine degli avvocati calabrese valuterà se il comportamento di Critelli, che nega ogni addebito, rappresenta un illecito disciplinare per avere infranto il codice deontologico. In attesa di una decisione, i prossimi colloqui tra i due si svolgeranno solo da remoto tramite videoconferenza.

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