
Nel piatto di pasta dato a un bambino della scuola primaria a mensa, oltre ai ceci, c’erano anche gli insetti. È caos al plesso Valverde dell’istituto comprensivo Rita Atria. I genitori fanno irruzione a scuola e chiedono spiegazioni. In ogni caso, per fortuna, i collaboratori scolastici si erano accorti in tempo della situazione: nel piatto di un alunno, una volta aperta la confezione, sopra la pasta c’era una farfalla. I papà e le mamme lo hanno saputo e ieri hanno montato una protesta. Sono entrati in massa a scuola per controllare i pasti nei giorni a seguire e hanno fatto un sopralluogo in cucina per verificare lo stato di pulizia dei locali e degli utensili e quello che hanno visto non è piaciuto loro affatto.
Hanno trovato posate e vettovaglie sporche e arrugginite. Nel primo caso la responsabilità del disservizio ricade sulla ditta Vivenda, vincitrice del bando comunale, che consegna i pasti ogni giorno in tutte le scuole pubbliche. Nel caso delle stoviglie arrugginite a discolparsi è la scuola stessa. I genitori, molto arrabbiati, hanno chiesto un incontro con la preside, Anna Bica, per avere spiegazioni e per avere la certezza, soprattutto, che episodi simili non accadano più.
«Paghiamo una retta ogni mese per fare mangiare i nostri figli a scuola, perché all’ora di pranzo noi siamo ancora al lavoro - dicono i genitori -. Ma i nostri figli devono avere pasti sani. I bambini piccoli non sono in grado di distinguere gli insetti nel piatto e li mangiano con tutto il resto. E poi se si usano quegli utensili arrugginiti in cucina, si rischiano infezioni. Così non va bene». La preside ammette quanto è accaduto ma lo definisce «un caso isolato». Lei stessa, informata della presenza degli insetti nei piatti dei bambini, ha chiamato il responsabile della ditta Vivenda e ha chiesto spiegazioni.
«Mi hanno detto che c’è stato un problema di umidità nei locali dove il cibo è stato conservato - ha detto la preside Bica - e non succederà più. Oltre alla ditta che si occupa dei pasti ho fatto venire a scuola anche gli agenti del Nas per controllare nei giorni a seguire i pasti. C’erano porzioni di anelletti al forno con besciamella nel giorno in cui ho chiesto i controlli: ci hanno detto che tutto era a norma e non c’era alcun pericolo».
I genitori però non si fidano e per questo hanno preteso di entrare a scuola, al momento della distribuzione dei pasti per controllare il cibo. Entrati in cucina, hanno fotografato gli utensili arrugginiti ma il personale della scuola ha spiegato che non vengono utilizzati. «Ci hanno riferito che vengono conservati in un armadietto - continuano i genitori - ma in queste condizioni perché li conservano e non li buttano via? Se sono lì qualcuno li userà sicuramente».
Sulla vicenda interviene Gregorio Augusto, responsabile della ditta Vivenda, che si occupa della distribuzione dei pasti nelle mense delle scuole di gestione del Comune e quindi anche all’istituto Rita Atria. «L’insetto è stato trovato in una sola pietanza - dice Augusto - che è stata subito sostituita. Il bambino non è rimasto senza pasto. Ci scusiamo e chiederemo maggiori dettagli ai nostri fornitori. Quanto agli utensili arrugginiti, non sono nostri ma della ditta che si occupava della mensa prima di noi. Noi non usiamo stoviglie in acciaio ma solo biodegradabili».
Caricamento commenti
Commenta la notizia