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Palermo, le truffe all'Inps per le false pensioni di invalidità: otto anni di carcere all'artefice delle pratiche inventate

In cambio di denaro sarebbero stati concessi i sussidi a persone in perfetta salute: la terza sezione del tribunale ha inflitto in totale cinque condanne, dodici le assoluzioni

La terza sezione del tribunale di Palermo ha condannato a otto anni Antonino Randazzo, 61 anni, ritenuto l’artefice di una serie di truffe ai danni dell’Inps, che pagò per anni pensioni a falsi invalidi le cui pratiche erano state inventate e combinate da lui. Ciechi che leggevano e persone con gravi problemi di deambulazione che camminavano e che addirittura ballavano. Non erano miracoli, ma il risvolto – secondo la Procura – del raggiro messo a segno nei confronti dell'Istituto di previdenza, con il quale, in cambio di denaro, sarebbero state concesse pensioni di invalidità anche a persone in perfetta salute. Il processo era nato dall'operazione Igea condotta dalla guardia di finanza nel 2020, ai tempi della pandemia.

Pene decisamente più basse per gli altri quattro condannati: un anno e sei mesi per Grazia Nolfo e 4 mesi ciascuno per Filippo Accardo, Angela Saitta e Giuseppe Sapienza. Pene che saranno sospese a condizione che tutti (tranne ovviamente Randazzo) svolgano servizi socialmente utili per 60 ore complessive a favore del Comune di Terrasini (Palermo), dove sarebbero state organizzate alcune delle frodi.

Il collegio presieduto da Fabrizio La Cascia ha ordinato una confisca di 441 mila euro a carico di Randazzo e di 146 mila per Nolfo: a tanto ammonta l’importo di quanto i due avrebbero ottenuto illecitamente. Randazzo, grazie alla complicità di medici e altri faccendieri, sarebbe riuscito a far riconoscere pensioni non spettanti; Nolfo invece avrebbe direttamente percepito una pensione come cieca, ma in realtà ci vedeva benissimo. E a denunciarla era stato il marito da cui si era separata.

Assolti Francesco Arnone, Maria Cucchiara, Antonino Galdino, Giuseppe Lo Baido, Grazia Lo Iacono, Marianna Monachino, Gaetano Maria Pitarresi, Rosa Polizzi, Pasquale Rodolico, Alessandro Sciabbica, Loredana Sutera e Salvatore Villa.

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