Sono trascorsi nove giorni dal furto dei cavi in rame sotterranei dell’impianto elettrico alla scuola Falcone dello Zen e i bambini continuano a fare lezione al buio. «Ora basta» dicono i genitori «che ci dicano almeno quanto dovranno durare questi sacrifici. La scuola non si chiude e i nostri figli vanno a scuola ma le istituzioni non devono abbandonarci».
I bambini in coro gridano: «Giù le mani dalla scuola» e sui cartelloni hanno scritto: Ni putiti arrubbari puru i mura ma tanto la scuola siamo noi. La protesta che si sta svolgendo in questo momento (13 novembre) davanti ai cancelli della scuola serve a fare sentire la voce delle famiglie che chiedono aiuto. Accanto a loro il preside, Massimo Valentino, che li sostiene.
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