In arrivo il quinto nucleo familiare. Dopo la rinuncia - l’ennesima - della famiglia che ad oggi è tornata ad abitare in uno scantinato, l’appartamento al numero 30 di via Decollati si prepara a ricevere nuove visite. L’assessore all’Emergenza abitativa Fabrizio Ferrandelli non si arrende: «Ciò che possiamo fare è proseguire e far scorrere la lista - spiega - di sicuro questa casa non rimarrà vuota. Verrà abitata da chi ne ha diritto e attende da troppi anni. Da uomo delle istituzioni di certo non getto la spugna».
A chi gli fa notare che, però, anche la lista dei rinunciati comincia a diventare piena di nomi sottolinea che «non guardiamo a questo. Certo, fa riflettere: il mio compito però è quello di consegnare un tetto sulla testa a qualcuno, che, ripeto, lo attende da troppo. Il Comune ha fatto la sua parte: abbiamo fatto i lavori che servivano ripristinando gli infissi e tutto ciò che circa un mese fa era stato distrutto o portato via. Senza dimenticare le telecamere, che ora sorvegliano la casa 24 ore su 24, direttamente collegate alla control room».
In via Decollati, intanto, prosegue il presidio: a turno carabinieri, guardia di finanza, polizia e polizia municipale inviano pattuglie a guardia della casa, secondo dei turni stabiliti dalla questura, che ha in mano e gestisce il protocollo deciso in sede di Comitato per l’ordine e la sicurezza, dalla quale tutti attendono una mossa per mettere fine a terrore che comanda la strada.
Un servizio completo di Davide Ferrara sull'edizione di Palermo del Giornale di Sicilia in edicola oggi
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