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Palermo, via Decollati: dopo la quarta rinuncia per le intimidazioni, ora c'è una nuova famiglia per la casa

L'abitazione al civico 30 della strada nel mirino dei familiari del padrino Leonardo Algeri, che vivono a pochi metri

In arrivo il quinto nucleo familiare. Dopo la rinuncia - l’ennesima - della famiglia che ad oggi è tornata ad abitare in uno scantinato, l’appartamento al numero 30 di via Decollati si prepara a ricevere nuove visite. L’assessore all’Emergenza abitativa Fabrizio Ferrandelli non si arrende: «Ciò che possiamo fare è proseguire e far scorrere la lista - spiega - di sicuro questa casa non rimarrà vuota. Verrà abitata da chi ne ha diritto e attende da troppi anni. Da uomo delle istituzioni di certo non getto la spugna».

A chi gli fa notare che, però, anche la lista dei rinunciati comincia a diventare piena di nomi sottolinea che «non guardiamo a questo. Certo, fa riflettere: il mio compito però è quello di consegnare un tetto sulla testa a qualcuno, che, ripeto, lo attende da troppo. Il Comune ha fatto la sua parte: abbiamo fatto i lavori che servivano ripristinando gli infissi e tutto ciò che circa un mese fa era stato distrutto o portato via. Senza dimenticare le telecamere, che ora sorvegliano la casa 24 ore su 24, direttamente collegate alla control room».

In via Decollati, intanto, prosegue il presidio: a turno carabinieri, guardia di finanza, polizia e polizia municipale inviano pattuglie a guardia della casa, secondo dei turni stabiliti dalla questura, che ha in mano e gestisce il protocollo deciso in sede di Comitato per l’ordine e la sicurezza, dalla quale tutti attendono una mossa per mettere fine a terrore che comanda la strada.

 

Un servizio completo di Davide Ferrara sull'edizione di Palermo del Giornale di Sicilia in edicola oggi

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