«Da mesi siamo costretti a lavarci con l'acqua comprata al supermercato». Domani la città piomberà indietro di trent'anni: gli invasi sono ai minimi storici e per cercare di arrivare almeno alla fine dell'anno con le attuali riserve il piano di razionamento si è dimostrato necessario nonostante le iniziali ritrosie del governo regionale. A turno, i quartieri della città rimarranno con i rubinetti a secco un giorno a settimana, ma ci sono zone dove già da mesi la graduale e progressiva riduzione della pressione ha lasciato intere palazzine e decine di famiglie senza acqua.
Siamo a Borgo Nuovo - in calendario già domani insieme ad Arenella, Boccadifalco, Bonagia e Calatafimi Villa Tasca - per la precisione in via Erice dove i residenti da anni cercano di far fronte «al filo d'acqua» che bagna i loro lavandini. Sono sprovvisti di serbatoi perché i tetti non ne reggerebbero il peso e il razionamento che incombe non fa che aumentare preoccupazione rabbia.
Un servizio completo di Davide Ferrara sull'edizione di Palermo del Giornale di Sicilia in edicola oggi
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