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Palermo, un altro sfregio alla memoria della ragazza uccisa dalla mafia: rimosso il cartello dopo appena un giorno

È durato appena un giorno il nuovo cartello in memoria di Lia Pipitone, la figlia del boss dell'Acquasanta uccisa dalla mafia il 23 settembre 1983, all'età di 25 anni, a Palermo. Era entrata in una sanitaria di via papa Sergio, all'Arenella quando è stata uccisa da due sicari, Nino Madonia e Vincenzo Galatolo, nel corso di una finta rapina.

«Apprendiamo questa mattina da Repubblica - scrive Libera Palermo in un comunicato - che la targa temporanea di Lia Pipitone è stata rimossa, dopo appena un giorno dal nostro presidio.
Questo gesto ci spinge a continuare nel percorso avviato, per sottolineare che la memoria di Lia e di tutte le vittime innocenti di mafia debba essere un pilastro fondamentale su cui fondare i presupposti per una comunità libera e responsabile. Riteniamo, inoltre, che l’ennesima rimozione della targa dimostri ulteriormente quanto urgente sia una presa di responsabilità da parte dell’amministrazione, affinché dia seguito, nel più breve tempo possibile, alla nostra istanza per apporre un segno permanente e visibile che ricordi quel sacrificio e che diventi occasione per raccontare la vita e le scelte di libertà di Lia Pipitone».

«Lia, volevi solo essere libera...», hanno cantato lunedì pomeriggio gli studenti del liceo Meli di Palermo durante il sit-in organizzato nel giorno (il 23 settembre) e nel luogo dell'omicidio di 41 anni fa. I partecipanti, compreso il figlio di Lia, Alessio Cordaro, che aveva solo quattro anni il giorno dell'omicidio della madre, hanno sollecitato il Comune di Palermo ad apporre una targa stabile, sotto forma di pietra di inciampo, dato che la proprietà dell'edificio non ha dato il consenso a una targa a muro. Il primo cartello provvisorio, infatti, era stato già rimosso ed ora è arrivato un nuovo sfregio, all'indomani della commemorazione. L’assessore comunale alla Cultura e alla Toponomastica, Giampiero Cannella, che è anche vicesindaco di Palermo, lunedì, parlando con il Giornale di Sicilia, ha preso un impegno preciso: «È intendimento e volontà di questa amministrazione apporre la pietra in memoria di Lia Pipitone. È in corso l'iter burocratico. La pietra che ricorda la giovane uccisa ci sarà».

Nella foto la commemorazione di lunedì scorso, in via Papa Sergio

 

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