«Spirito di sacrifico, capacità di fare squadra... tracce di questo metodo ci sono anche nelle attività svolte per catturare Matteo Messina Denaro: le attività di intercettazione dei familiari e delle persone a lui vicine, a esempio, rientrano nella tipologia di attività investigativa che il generale aveva immaginato già negli anni Settanta». Lo ha detto a RadioUno Rai il procuratore di Palermo, Maurizio De Lucia, in occasione del 42esimo anniversario dell’omicidio del prefetto Carlo Alberto Dalla Chiesa.
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