A Palermo le spaccate non risparmiano neanche le attività di Sant’Erasmo, anche loro adesso nel mirino della banda della spaccata. Il primo episodio che si registra all’interno del nuovo gioiellino ha visto protagonista, suo malgrado, Graziano al mare, tra le prime attività ad aprire dopo la riqualificazione.
I malviventi, seguendo le ormai consuete modalità, hanno mandato in frantumi una delle vetrine aiutandosi probabilmente con una pietra: dopo essersi aperti un varco hanno preso i pochi soldi in cassa e sono fuggiti. Sull’episodio indaga la polizia che hanno acquisito le immagini delle telecamere di videosorveglianza per risalire agli autori del furto. Il fenomeno sembra insinuarsi lentamente anche nel «quartiere sull’acqua», dove fino ad ora si erano registrati alcuni atti vandalici durante alcune rassegne cinematografiche all’aperto e bivacchi.
Mentre le spaccate proseguono e raggiungono zone dove fino ad ora non si erano manifestate tracce, il centro storico è sempre più prigioniero di sé stesso, attorcigliato in una spirale di degrado e violenza fuori controllo. Risse, spaccio e prostituzione sono alla luce del sole sulla via Maqueda e nei quartieri limitrofi: nel tratto che va dai Quattro Canti alla stazione centrale, le bande di ragazzi stranieri, per lo più nordafricani, si trovano agli angoli delle strade in attesa di clienti in ceca di dosi e spesso tra loro nascono risse violente che paralizzano la strada. Come accaduto nei giorni scorsi, quando intorno alle 21,30 due diverse fazioni si sono affrontate a colpi di bottiglie di vetro proprio in via Maqueda davanti la chiesa dell’Assunta, all’altezza di via Case Nuove, ormai diventato punto di spaccio fisso.
«Nel giro di pochi minuti - racconta un residente che ha assistito alla scena - la situazione è sfuggita di mano: erano circa una decina in tutto e si lanciavano le bottiglie davanti gli sguardi increduli e impauriti dei turisti. Hanno monopolizzato la strada perché nessuno riusciva a passare, era troppo pericoloso. Poi si sono postati in via Case Nuove fino a quando non sono arrivati i carabinieri». Alla vista delle divise, che i residenti hanno «sollecitato più volte», i due gruppetti si sono dileguati. E sempre nella zona di via Case Nuove, avvengono quasi ogni giorno episodi di prostituzione segnalati da alcuni cittadini: ragazze che per permettersi le dosi, senza quasi più intendere e volere, si abbandonano ai voleri di chi ne fa quel che vuole.
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