La tragedia si sarebbe potuta evitare. Se solo fosse partita la segnalazione alla polizia municipale quando nelle prime ore del pomeriggio il pitbull era già stato avvistato vagare, addirittura all'interno del Forum Palermo, tra i negozi e in mezzo alla gente. Il sedicenne a quest'ora non sarebbe a casa con le braccia ferite e immobilizzate, cucite con tanti punti di sutura.
Si perché il cane che alle 20.30 mercoledì ha azzannato e ferito gravemente il ragazzo palermitano nel parcheggio del centro commerciale, è stato visto girare indisturbato nel pomeriggio tra gli store, all'interno della struttura. Sembrava docile all'inizio, si lasciava accarezzare dai bambini ma se alcuni hanno sottovalutato il rischio, altri, invece, sono andati in agitazione e hanno allertato una volontaria animalista che a sua volta si è messa in contatto con l'associazione Ada (Amici degli animali).
Agli avventori del centro commerciale la volontaria ha suggerito, trattandosi di una struttura privata al coperto, di segnalare la presenza del cane agli addetti alla sicurezza del Forum. Questi avrebbero chiamato la polizia municipale e una squadra del canile municipale sarebbe giunta sul posto a prelevare l'animale. Questa è la prassi. Se tutto questo fosse stato fatto, il giovane, quattro ore dopo, non si sarebbe imbattuto nel pitbull. Dopo questa testimonianza sale ancora di più la rabbia dei familiari e degli amici del ragazzo «che potrebbe avere rischiato la vita per un atto di negligenza».
«Magari sarebbe al mare con i suoi amici come tutti i ragazzi della sua età - dice Giusy Caldo dell'associazione animalista Ada - e non a casa a curarsi le ferite e a combattere con i mostri che ancora lo perseguitano per la paura che ha vissuto. La presenza di cani di grossa mole, con indole e caratteristiche particolari, va segnalata sempre. Questi cani senza guinzaglio e senza padrone a seguito non possono vagare da soli, come accade spesso a Ballarò o in altre zone del centro storico. Tutto quello che è accaduto si sarebbe potuto evitare».
Dal centro commerciale Forum fanno sapere che ai loro addetti della sicurezza non è stata segnalata in quella giornata la presenza di alcun cane. Viene da pensare allora che forse il cane sia uscito dal centro commerciale da solo, ma la sua presenza anche nel parcheggio, a contatto con tante persone che vi transitano, costituiva comunque un pericolo.
L'animalista spiega che razze, come quella di rottweiler e pitbull, possono avere momenti di serenità ma può scattare improvvisamente in loro l'istinto predatorio, perché si mettono paura o qualcosa li infastidisce o perché si sentono minacciati. Il pitbull che vagava all'interno del centro commerciale non mostrava, a detta di alcuni clienti, parvenza di aggressività o ferocia nel pomeriggio. Eppure, senza un giustificato motivo, l'accelerazione del passo del ragazzo, per paura, ha scatenato tutta la sua efferatezza. E solo quando è successo l’irreparabile, polizia municipale e squadre del canile sono intervenute.
Il cane si trova adesso sotto la custodia del Comune e, come spiega l’assessore comunale al Benessere animale, Fabrizio Ferrandelli, non sarà reimmesso nel territorio. «Tutti i cani morsicatori, a differenza dei meticci, non possono tornare in strada - conferma Giusy Caldo - a meno che non ci sia un'adozione». Dopo la testimonianza dell’animalista si apre ora un nuovo capitolo nelle indagini in corso. Le immagini delle telecamere interne del centro commerciale potrebbero confermare la presenza del cane nelle ore del pomeriggio e ci sarà da capire cosa si sarebbe potuto fare e cosa non è stato fatto. Dal Comune fanno sapere che intanto continua la caccia al proprietario dell’animale. I medici veterinari che lo hanno visitato hanno appurato che non si tratta infatti di un cane randagio.
Il sedicenne intanto, circondato dall’affetto della sua famiglia e dei suoi amici più cari, affronta con coraggio questo momento non facile. Ha dimostrato forza e capacità di sopportazione. I genitori hanno ricevuto dai medici elogi per come il figlio abbia affrontato quello che lui stesso definisce «il momento più brutto della sua vita». Dopo l’intervento al reparto di chirurgia plastica al Civico, è stato dimesso e dovrà tornare in ospedale per una visita di controllo tra due settimane. Si spera che i punti di sutura bastino a fargli riconquistare i movimenti degli arti e dopo le sedute di fisioterapia, tutto sarà finito e resterà solo un brutto ricordo.
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