Sono oltre 3.500 i ricorrenti, assistiti dallo studio legale Leone-Fell & C., che attendono con ansia la decisione dei giudici del Consiglio di Stato, la cui udienza di merito su test di ingresso a Medicina si terrà domani a Roma. Una delegazione di studenti e genitori sarà presente per assistere all’udienza pubblica.
«Il sistema dei Tolc si è rivelato sin da subito inadatto alla selezione dei migliori studenti - spiegano Francesco Leone e Simona Fell, soci fondatori dello studio legale nato a Palermo - perché ha prodotto diversi effetti collaterali, come la compravendita dei quiz tra una sessione e l’altra e l’impossibilità di paragonare i test tra i vari candidati poiché non vi era neanche un tetto massimo di punteggio raggiungibile».
Per esempio, due studenti, a parità di numero di risposte esatte date, hanno ottenuto punteggi differenti in base al coefficiente di difficoltà applicato a ciascun quesito. Chi aveva più domande considerate facili è stato penalizzato rispetto agli altri candidati solo per avere avuto la sfortuna di avere un test più semplice.
«Non c’è infatti parità di trattamento - sostengono gli avvocati - alla luce di tali irregolarità, abbiamo proposto ricorso e il Tar Lazio con sentenza definitiva ha accolto le censure presentate, annullando il bando e la graduatoria di merito. Un risultato storico perché conferma l’illegittimità del sistema di selezione».
«Ci auguriamo che i giudici del Consiglio di Stato facciano finalmente giustizia - spiegano i ragazzi del Comitato per il diritto allo studio #Iononhoimbrogliato - che confermino quanto ormai conclamato da tutti e ci permettano di iniziare quel percorso di studio che ci è stato negato fino a oggi. Siamo fiduciosi e crediamo ancora nella giustizia. Siamo certi che avremo le risposte che attendiamo da quasi un anno».
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