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Palermo, secondo furto in due giorni alla caffetteria dell'Orto Botanico: rubata l'apparecchiatura per la musica, nuovamente spaccata la vetrina

Daniela Sclafani e la sua caffetteria

Nuovo furto con spaccata alla caffetteria Talea di Palermo, che si trova all’interno dell’Orto Botanico, il museo didattico a cielo aperto di via Lincoln. Appena 48 ore prima il ladro, pare sia lo stesso, era entrato nel locale e aveva portato via soldi e bottiglie di liquori. Adesso ha portato via ciò che restava: casse amplificate, apparecchiatura per la diffusione della musica e qualche altra bottiglia di alcolici.

Un episodio che getta nello sconforto i titolari dell’attività. Secondo quanto riferito alla polizia le telecamera hanno ripreso la stessa persona che aveva messo a già messo a segno un primo colpo. La notte precedente il ladro aveva seguito lo stesso copione, scavalcando una ringhiera e intrufolandosi probabilmente dal lato di Villa Giulia. L’autore del furto, prima di prendere il bottino, ha svuotato un carrello della caffetteria per caricare la refurtiva e portarla via.

Di notte c'è un servizio di vigilanza con le guardie giurate. Nelle immagini consegnate venerdì alla polizia dalla titolare dell'attività commerciale si vede un uomo agire indisturbato per decine di minuti. Il bandito, dopo avere svuotato un grosso bidone industriale per i rifiuti, si è messo all'opera per arraffare costose bottiglie di superalcolici e un po' di cibo. Dopo avere riempito il bidone, il ladro ha guadagnato la via d’uscita e si è dato alla fuga con la refurtiva. Non è ancora chiaro né da dove sia entrato né da dove sia uscito, ma non è difficile superare le recinzioni dell'Orto Botanico.
Amaro lo sfogo di Daniela Sclafani (nella foto), titolare della caffetteria: «Ciò che colpisce - aveva commentato venerdì dopo il primo colpo - è che il ladro abbia agito senza essere notato dalle guardie in servizio di notte. Siamo amareggiati anche perché i prodotti rubati sarebbero dovuti servire per l'inaugurazione del locale». Quest’ultima era prevista proprio venerdì.

«In città - è lo sfogo di Daniela Sclafani - si respira un'aria pesante e troppi bar e ristoranti finiscono nel mirino». Spesso a entrare in azione sono tossicodipendenti e consumatori di crack, che rivengono la merce per pochi euro. Ad acquistarle sono anche commercianti compiacenti, che riforniscono le proprie cantine con una spesa irrisoria.

La lista dei locali presi di mira da ladri e specialisti dei colpi con spaccata è lunga. I commercianti vivono nell'insicurezza e in più di un'occasione hanno chiesto alle forze dell'ordine un potenziamento dei controlli, soprattutto nelle ore notturne. Peraltro, i commercianti che subiscono le visite dei malviventi sono costretti a mettere mano al portafogli per riparare i danni e acquistare la merce portata via. Il che , in un’epoca di incassi non enormi, rende il lavoro ancora più complicato.

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