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Paura a Terrasini, pitbull azzanna il cagnolino di una famiglia: «Violenza indescrivibile davanti ai nostri bambini»

La denuncia di Fabio Ruvolo: «Il cane è uscito inferocito da una casa e ha afferrato il nostro shitzu per il collo»

Stava facendo una passeggiata a Terrasini quando il suo cane è stato aggredito da un pitbull ed è rimasto ferito. È successo ieri, domenica 2 giugno, quando Fabio Ruvolo, presidente della cooperativa sociale Etnos di Caltanissetta, stava percorrendo la via Andrea Doria, una strada che porta sul lungomare della località a pochi chilometri da Palermo.

È lui stesso a raccontare il drammatico episodio, pubblicando un post su Facebook: «Voglio denunciare pubblicamente un grave caso di violenza - scrive -. Stavo passeggiando con la mia famiglia e il nostro shitzu al guinzaglio, diretti verso il Museo d'Aumale, quando improvvisamente un pitbull è uscito da una casa privata della zona e si è scagliato contro il nostro piccolo cane. La scena è stata di una violenza indescrivibile: il pitbull, inferocito, ha afferrato il nostro shitzu per il collo».

A quel punto, chi abita nelle vicinanze ha cercato di evitare il peggio: «L'intervento immediato degli abitanti della zona è stato determinante. Tutti si sono precipitati per cercare di allontanare il cane aggressivo. Anche il proprietario del pitbull è giunto sul luogo e, dopo minuti di terrore, è riuscito con grande fatica a staccare i denti del suo cane dal collo del nostro shitzu. Le forze dell'ordine, prontamente allertate, sono arrivate sul posto e hanno constatato le profonde ferite sulla testa del nostro cagnolino e il trauma psicologico subito dai bambini presenti alla scena di violenza. Dalle immagini pubblicamente accessibili su Google Maps si può chiaramente vedere che il cane è spesso sulla strada, senza alcuna museruola o altro presidio di sicurezza, con un atteggiamento aggressivo e inquietante, pronto a una nuova aggressione».

Ruvolo poi si rivolge al primo cittadino di Terrasini: «Non sarà facile elaborare il trauma vissuto dai presenti, soprattutto dai bambini. Tuttavia, spero che questa mia denuncia pubblica possa spingere il sindaco Giosuè Maniaci e le autorità competenti a prendere provvedimenti per risolvere questa situazione di pericolo imminente. Desidero esprimere il mio più sentito ringraziamento agli abitanti del quartiere che con grande umanità si sono adoperati per mettere in sicurezza la mia famiglia. Gli stessi abitanti ci riferiscono che sono stati già più volte segnalati altri eventi così gravi ma la loro voce sembra inascoltata. Le ferite fisiche di Luna, il nostro cagnolino, si cicatrizzeranno, ma chi potrà colmare il trauma che soprattutto i nostri figli hanno vissuto? Confido in un intervento risolutivo delle autorità competenti - conclude Ruvolo - per garantire la sicurezza di tutti i cittadini, che vivono in perenne stato di terrore».

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