Senza aria condizionata, microfoni, casse e costante e attenta pulizia del giardino. Il salone dei Matrimoni di piazza Fonderia a Palermo manca dei servizi minimi. «Fiore all’occhiello della prima circoscrizione», come lo ha definito il vice presidente Antonio Nicolao, da mesi è oggetto di lamentele e cattive recensioni dalle coppie che li hanno pronunciato il fatidico «si». «Bisogna gridare la famosa frase ‘’vi dichiaro marito e moglie’’ perché tutti possano sentirlo - spiega Nicolao - abbiamo assistito a vari malesseri degli invitati perché la dentro si muore di caldo e non c’è refrigerio. Una condizione subita anche dal personale che li vi lavora. E parlando proprio degli impiegati - prosegue - mancano delle divise che possano essere indossate, anche solo nelle giornate in cui si celebrano i matrimoni».
E anche il giardino non si trova in ottime condizioni: «Non viene pulito spesso - prosegue il vice presidente della prima circoscrizione - rimangono i resti delle precedenti feste e celebrazioni e l’erba è incolta da tempo». La circoscrizione non ci sta e lancia la sua proposta: «Basterebbe - prosegue Nicolao - che alle coppie che si recano negli uffici di piazza Giulio Cesare per le pubblicazioni venisse data l’opportunità di una donazione volontaria. Qui si celebrano circa 300 matrimoni all’anno: chissà quale cifra si potrebbe raccogliere da spendere a beneficio di questo luogo».
Un vero e proprio appello lanciato al sindaco Roberto Lagalla, «che ha celebrato anch’egli matrimoni e sa le difficoltà» sottolinea Nicolao, e all’assessore al Decentramento e rapporti con le circoscrizioni, Dario Falzone. «Spero che la proposta della prima circoscrizione venga esaminata - spiega Nicolao - e approvata. Avevamo già portato all’attenzione della vecchia amministrazione comunale il problema ma non avevamo ricevuto alcuna risposta».
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