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L'imprenditore morto a Palermo, la moglie: «Mi disse ho paura che mi uccidano»

Nelle ultime settimane di vita Angelo Onorato aveva confidato alla consorte, l’eurodeputata Francesca Donato, di essere molto preoccupato. L'architetto aveva anche raccontato a un parente che stava cercando una pistola, nonostante non avesse il porto d’armi

Angelo Onorato

Alla moglie, l’eurodeputata Francesca Donato, nelle ultime settimane di vita Angelo Onorato aveva raccontato di essere molto preoccupato: «Ho paura, può essere che una persona voglia ammazzarmi», senza specificare a chi facesse riferimento.
È anche per questo che la donna, nell’immediatezza della scoperta del cadavere dell’imprenditore, trovato da lei e dalla figlia in una parallela del raccordo per l’autostrada Palermo-Trapani, aveva parlato di omicidio.
La tesi del delitto però, stando anche ai primissimi risultati dell’autopsia, eseguita questo pomeriggio all’istituto di Medicina legale del Policlinico di Palermo, non avrebbe trovato conferme nè riscontri: sulla salma dell’imprenditore non ci sarebbero segni di violenza, la fascetta da elettricista stretta attorno al collo era stata chiusa di lato, situazione compatibile con la chiusura da parte dello stesso Onorato.
Rimangono però le ansie e le preoccupazioni economiche dell’architetto e imprenditore, probabilmente collegati a una sua attività cessata nel 2019, perchè tutte le iniziative più recenti andavano avanti tranquillamente.
Oltre al riferimento a una persona che avrebbe addirittura voluto ucciderlo, c'era stata anche la ricerca di una pistola, nelle ultime settimane, confidata a un parente, anche se lui non aveva il porto d’armi.

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