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Palermo, morto nell'incendio di via Michele Cipolla: l'uomo avrebbe appiccato le fiamme

Una telefonata al 112 confermerebbe l'ipotesi di un gesto volontario. Le indagini dei carabinieri sono in corso

Poco prima dell'incendio in cui è rimasto ucciso avrebbe chiamato il 112, preannunciando che avrebbe dato fuoco all'appartamento in cui viveva. Emergono nuovi dettagli sul drammatico rogo avvenuto al sesto piano di un palazzo di via Michele Cipolla in cui è morto Giuseppe Padiglione, 56 anni. Nell'abitazione ha rischiato di perdere la vita anche l'anziana madre, Anna Partinico di 87 anni, salvata dai vigili del fuoco.

Dietro alla tragedia potrebbe dunque esserci stata la volontà dell'uomo, rimasto disabile dopo un incidente, di compiere un gesto estremo. Le indagini sono in corso, ma la telefonata che Padiglione avrebbe effettuato prima di appiccare le fiamme confermerebbe l'ipotesi già emersa stamattina dopo l'intervento dei soccorritori.

Insieme ai vigili del fuoco, impegnati per ore sul luogo dell'incendio, sono intervenuti i carabinieri che stanno cercando di ricostruire le fasi di quanto accaduto. A lanciare l'allarme, nel cuore della notte, sono stati i vicini di casa: sono stati messi in allerta dall'intenso odore di fumo, quando si sono affacciati alla finestra ai loro occhi si è presentata una scena terribile. Le fiamme nell'abitazione che si trova tra corso dei Mille e via Lincoln, a pochi metri dalla stazione centrale, erano già alte e intense. Si sono erano diffuse in tutte le stanze nel giro di pochi minuti. L'uomo è stato trovato nella sua stanza senza vita, la madre in un'altra camera: non si sarebbe accorta di nulla, ma è stata subito individuata dai vigili del fuoco perché dormiva in un'area vicina all'ingresso e così messa in salvo.

 

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