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Il tragico incidente sul lavoro a Casteldaccia, sciopero di 8 ore e presidio davanti alla prefettura

Le reazioni della politica e dei sindacati dopo la morte dei cinque operai: «Uno schema che si ripete». Schifani: «È un dolore profondo»

«È un dolore profondo quello che ho provato alla notizia della morte degli operai a Casteldaccia. A nome mio e di tutta la giunta esprimo il più sincero cordoglio alle famiglie delle vittime per la terribile e inaspettata tragedia che le ha colpite». Lo dice il presidente della Regione Renato Schifani dopo la notizia della strage sul lavoro alle porte di Palermo. Nel corso di alcuni interventi alla rete fognaria dell'Amap hanno perso la vita cinque operai, un altro è in condizioni disperate, un settimo è rimasto illeso.

«In seguito alla tragica perdita di cinque operai e al ferimento grave di altri due durante l'incidente avvenuto oggi a Casteldaccia, desidero esprimere la mia più profonda solidarietà alle famiglie delle vittime. Questo terribile incidente ci ha scosso profondamente, lasciando un vuoto insostituibile nei cuori delle famiglie colpite. In questo momento di dolore e difficoltà, siamo vicini ai parenti delle vittime e condividiamo il loro lutto. Le parole possono risultare insufficienti di fronte a una perdita così ingiusta. Spero che al più presto sia fatta luce sull’accaduto. Incidenti simili non devono più accadere», lo dice l’assessore regionale alle Attività Produttive Edy Tamajo.

«Un dolore terribile per la tragedia che ha provocato la morte sul lavoro degli operai a Casteldaccia. Alle loro famiglie e ai loro colleghi vanno il cordoglio e la vicinanza dell’amministrazione comunale». Così il sindaco di Palermo Roberto Lagalla, che si è recato sul luogo in cui è avvenuto il tragico incidente sul lavoro.

«L'incidente sul lavoro che a Casteldaccia, in provincia di Palermo, ha portato alla morte di cinque operai e al ferimento di un sesto, ci lascia sgomenti. Esprimiamo cordoglio e vicinanza alle famiglie dei lavoratori coinvolti e chiediamo che si accertino al più presto le cause di questo ennesimo incidente sul lavoro, grave e inaccettabile. La sicurezza sul lavoro è un'emergenza nazionale e come tale va affrontata a ogni livello, coinvolgendo sindacati, imprese e istituzioni». Lo dicono Giuseppe Badagliacca e Daniele Ciulla di Federerenergia Cisal.

«La tragedia di Casteldaccia risponde a uno schema che si è ripetuto troppo spesso in questi mesi. Sarà la magistratura a fare luce sulle cause, ma dovrà essere anche chiarito se le norme sulla sicurezza sono state rispettate e le conseguenti responsabilità delle ditte e del committente»: lo scrivono in una nota congiunta i segretari di Cgil, Cisl e Uil siciliane Alfio Mannino, Sebastiano Cappuccio e Luisella Lionti. «La Sicilia si trova ancora – aggiungono- a piangere morti sul lavoro. Non solo le note tragedie italiane come quella di Bologna o del cantiere Esselunga a Firenze. In Sicilia ricordano i sindacati un operaio è morto a Floridia la scorsa settimana, nel 2023 si sono contate 65 vittime di cui 16 a Palermo. «Dati in crescita- rilevano- ma non quello del personale degli ispettorati del lavoro, segnati da carenze di organico profonde che denunciamo inutilmente da tempo”. Sono 1.043 i morti sul lavoro in Italia lo scorso anno. Promuovere la sicurezza in ogni luogo di lavoro, sollecitare gli opportuni interventi- affermano Mannino, Cappuccio e Lionti, è un nostro dovere. Ai familiari delle vittime esprimiamo il nostro cordoglio».

«E' con profondo dolore che ho appreso la notizia del grave incidente sul lavoro avvenuto nel Palermitano e che ha portato alla morte di cinque operai. Ai
loro familiari e alla comunità di Casteldaccia giungano i sentimenti del mio più sincero cordoglio». A scriverlo in una nota è il Presidente del Senato Ignazio La Russa.

«Una nuova strage nel palermitano, un altro incidente con 5 vittime che grida giustizia e lascia sgomenti. Basta parlare di fatalità. Non è sufficiente il cordoglio o la pietà. Dietro i caduti ci sono responsabilità da accertare ed omissioni da verificare. La magistratura deve fare al più presto luce. La Cisl proseguirà la sua mobilitazione sui territori e nelle aziende fino a che non ci sarà un cambiamento vero in tutti i luoghi di lavoro, con una strategia nazionale che fermi questa intollerabile scia di sangue. Di lavoro si deve vivere non morire». Lo scrive sui social il leader Cisl Luigi Sbarra.

«Lavori in subappalto, lavoratori interinali e precarietà del lavoro condizionano la sicurezza delle persone. E questa è l’ennesima tragedia che, da tempo, si
ripete ogni giorno». Lo dice Mario Ridulfo, segretario della Camera del lavoro di Palermo, arrivato a Casteldaccia nella zona della strage. «E' una tragedia non più annunciata ma calcolata - continua Ridulfo - perché le morti sul lavoro sono ormai un costo sostenibile per il sistema che sfrutta le persone. Ci aspettiamo un sussulto di dignità dalla politica, iniziative e prese di posizione che vadano oltre il cordoglio o i soliti commenti che, alla fine, lasciano inalterate le condizioni dei lavoratori», conclude.

Domani sciopero generale di 8 ore degli edili nella provincia di Palermo. Lo ha annunciato Piero Ceraulo, segretario degli edili della Cgil di Palermo che insieme ad altri dirigenti sindacali è a Casteldaccia dove sono morti 5 operai. È previsto un presidio davanti alla Prefettura alle 9.

«Sconvolge la notizia degli operai coinvolti nel tragico incidente avvenuto a Casteldaccia, nel palermitano. Alle famiglie delle vittime il mio profondo cordoglio, unitamente al sentimento di vicinanza verso il lavoratore che si trova attualmente nel reparto di Rianimazione all’ospedale Policlinico di Palermo. Sia fatta piena luce su questa tragedia». Lo dice la presidente del Consiglio Giorgia Meloni su X.

La morte di cinque operai a Casteldaccia è una notizia terribile. Ai familiari delle vittime il mio cordoglio e il mio abbraccio. Un pensiero va al lavoratore attualmente ricoverato a Palermo». Lo dichiara Gaetano Galvagno, presidente dell’Assemblea regionale siciliana.

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