«Quanto ero felice che adesso ti eri realizzato, eri diventato un grande uomo e un grande carabiniere, avevi trovato l’amore che cercavi da una vita e tutto quello che desideravi da sempre, ora non ci sei e noi ci sentiamo così persi e soli».
Parole forti e commoventi, quelle di Antonino Viola, cugino del carabiniere palermitano Daniele Breganze, morto lunedì 29 aprile nel tragico incidente stradale lungo l'autostrada Palermo-Messina. Daniele tornava nella sua città, Palermo, dove si sarebbe trasferito presto. Nell'auto con la quale viaggiava c'erano bagagli ed effetti personali, che il giovane militare dell’Arma stava trasportando nella sua città natale. Era fidanzato e sperava di convolare presto a nozze. Intanto, prestava servizio in Calabria, presso la stazione di Arena, un piccolo centro della provincia di Vibo Valentia: ieri l'amministrazione comunale ha reso omaggio al giovane carabiniere.
«Io voglio avere solo ricordi e sensazioni belle di te nella mia testa perché pensarti in altro modo mi distruggerebbe del tutto e sono certo che tu non vorresti mai questo, so quanto tenevi a me, quanto mi sostenevi e quanto credevi e continuerai a credere in me anche da lassù e farò tutto ciò che mi è possibile per renderti orgoglioso del tuo cuginetto - continua Antonino -. e darò tutto me stesso per raggiungere tutti i miei obiettivi, tanto so che quando arriverà quel momento festeggerai con me ed io sentiró che sarai vicino a me e dentro il mio cuore fino all’ultimo giorno della mia vita».
Daniele Breganze era stimato e viene ricordato da quanti lo hanno conosciuto come un bravo ragazzo e un valente uomo dell’Arma. Gli amici hanno lanciato una raccolta fondi (https://www.gofundme.com/f/per-daniele-breganzefratellocollega-e-amico) per aiutare la famiglia ad affrontare le spese.
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