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A Palermo rubate dieci auto al giorno, i consigli della Uil polizia: codice unico sui vetri, mai le chiavi ai posteggiatori

Nel 2022 i furti sono stati 4.678, il 61% in più rispetto al 2021, che faceva già registrare un aumento del 20,4% rispetto al 2020

Un inseguimento di oltre sei chilometri lungo le strade del centro di Palermo che infine ha premiato la pattuglia della polizia di Stato, che è riuscita a tenere testa alle pericolose manovre di un ladro d’auto che si era dato alla fuga, utilizzando proprio la vettura rubata. Dallo stadio fino al Ponte dell’Ammiraglio, cercando di imboccare divieti di accesso ed altri espedienti, non riusciti, per tentare di fare perdere le proprie tracce. Il fenomeno, però, è molto diffuso in città. I cittadini sono esasperati e ci sono anche gruppi social per denunciare e chiedere aiuto.

I dati

«Si tratta di un problema difficile da smantellare - dichiara Giovanni Assenzio, segretario provinciale Uil polizia Palermo -. Il furto dura appena pochi minuti, sotto la copertura di "pali" posizionati nei punti strategici. I dati, elaborati dal Comune di Palermo e dal Sistema statistico nazionale, confermano le previsioni già espresse dalla Uil polizia su un aumento in città di tali reati, specie dopo la pandemia». Le ultime rilevazioni, relative al 2023, evidenziano, per l’anno antecedente, il picco massimo di furti d’auto nel capoluogo siciliano a partire dal 2012. Infatti, nel 2022, sono state rubate a Palermo ben 4.678 autovetture, ossia il 61% in più rispetto al 2021. Anno, quest’ultimo, che faceva già registrare un aumento del 20,4% rispetto al 2020.

Il periodo Covid

Secondo la Uil polizia, tale incremento non può che ricollegarsi ai numeri particolarmente bassi del periodo del lockdown e della gestione più in generale dell’epidemia. È pur vero, però, che il trend prima del Covid appariva in discesa almeno dal 2014 e solo dopo l’epidemia si è registrato un picco che non ha paragoni da almeno dieci anni. Vi è da dire che Palermo non è tra le prime città per numero di delitti, ma preso singolarmente quello del furto delle autovetture prospetta una situazione ben diversa. Infatti, nel 2022 nel capoluogo siciliano si sono registrati ben 739,3 furti di autovetture ogni 100.000 abitanti. Si tratta di più di dieci automobili rubate al giorno. Palermo riflette la percentuale nazionale particolarmente bassa relativa all’individuazione dei responsabili.

I consigli

La Uil polizia fornisce alcuni consigli ai cittadini su come mettere più al sicuro la propria autovettura. Il ladro, infatti, ha molta fretta, sia di aprire la macchina che di disattivare i sistemi di rilevamento e di antifurto sonoro. Oltre ai vari dispositivi elettronici e Gps, è dunque bene provvedersi di un sistema meccanico di blocco, sia dello sterzo che dei pedali, e valutare ciò anche nel caso degli pneumatici. Quando si utilizza la smart key, è inoltre buona prassi verificare l’effettiva chiusura dell’automobile: il ladro, infatti, può notare l’operazione, ad esempio appostato in un grande parcheggio, e disturbare il segnale con un apposito dispositivo elettronico. Non lasciare mai la macchina ferma per più giorni nello stesso posto, può essere interpretato come un segnale di assenza del proprietario e, nel caso, attirare l’attenzione anche sulla casa.  Non lasciare mai le chiavi a parcheggiatori abusivi, anche se apparentemente affidabili per la lunga frequentazione. Una chiave in pochi minuti può essere duplicata e imparando le abitudini del proprietario o guardando i documenti della vettura lasciati in macchina è possibile farla sparire.

Il «cavallo di ritorno»

Uil consiglia poi di provvedere a sovraimprimere in maniera indelebile un codice unico su tutti i vetri dell’autovettura. Come è noto, le autovetture più soggette ai furti sono rappresentate da un non molto vasto gruppo di utilitarie. Il motivo può essere ricercato nella difficoltà di reperire i ricambi e negli alti costi di questi ultimi. Gli aumenti, peraltro, si sono accentuati a seguito della guerra in Ucraina e per i recenti fatti del mar Rosso che incidono sui tempi e costi dei rifornimenti. Sempre frequenti sono comunque i furti dei Suv. Tutte le tipologie, poi, possono divenire oggetto del cosiddetto fenomeno del «cavallo di ritorno», ovvero la riconsegna del mezzo rubato dietro pagamento di una somma di denaro. Uil consiglia di chiedere assistenza alla polizia. Molti sono i casi che si sono risolti con l’arresto del ladro senza, ovviamente, che venisse sborsato un solo centesimo. Accettando il ricatto, invece, non si fa altro che potenziare il fenomeno.

«Con frequenza continua – conclude Assenzio – la polizia rintraccia autovetture rubate, ma una vigilanza su tutte le strade di Palermo è impossibile, considerata la carenza di organico e i numerosi compiti che si devono giornalmente eseguire». Tra i casi niente affatto infrequenti vi sono quelli del ritrovamento dell’automobile rubata in aree attigue a quelle del furto. A volte sono più o meno manomesse se non addirittura totalmente private di tutti i pezzi asportabili ma non mancano i casi in cui vengono abbandonate intatte. Appeno il tempo di una «passeggiata» magari finalizzata a compiere un altro reato.

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