Luigi Carollo, portavoce del Palermo Pride e attivista dei diritti, del movimento Lgbtqia+, è stato per tanti anni punto di riferimento contro l’omofobia, la violenza di genere e ogni forma di discriminazione. Le sue battaglie lo hanno reso un personaggio amato e, subito dopo la notizia della morte, in centinaia hanno voluto ricordare l'uomo attraverso i social. Amici, parenti, semplici conoscenti hanno voluto raccontare qualche aneddoto, pubblicando anche foto insieme.
Renzo Conti, su Facebook ha scritto: «Nell'ultimo decennio mi sei stato vicino come un fratello, sempre al mio fianco, quasi fosse una forma di protezione. Io non dimentico, ti voglio bene Luigi Carollo».
«Quando penso a te caro Luigi penso alla forza dell'intelligenza, alla ricchezza dello sguardo, alla bellezza della diversità - ha scritto Andrea Cusumano -. Sederti accanto era sempre un'esperienza rivoluzionaria, perchè avevi un talento ineguagliabile nel rileggere la realtà e trasformarla. Caro Luigi non riesco ad immaginare come Palermo possa continuare ad essere smart senza di te. Avevamo ancora bisogno delle tue argomentazioni brillanti, mai scontate, che concludevi sempre con un sorriso. Sei stato l'incarnazione del pensiero dialogico, fluido, l'espressione più limpida di un'intelligenza messa sempre al servizio della comunità. Quanta bellezza nelle tue parole, sempre. Adesso sono a Vienna ed ho come la sensazione che rientrando a casa troverò una Palermo di meno... te ne vai proprio ora che serviva di più la forza delle tue idee. Ma un mondo migliore è all'orizzonte. Sempre!».
E Celeste Costantino ha aggiunto: «Apprendo così che il mio amico e compagno Luigi Carollo non c’è più. Ma come è possibile? Ci siamo sentiti. Qualche mese fa, due ore al telefono. Mi ha detto quest’anno il Pride di Palermo lo facciamo insieme. E giù a raccontarmi idee, a proporre analisi, a fare pettegolezzi. Mi dispiace ma non ci credo. Davvero non ci posso credere».
«Con Luigi ho condiviso tante battaglie e spazi della politica. Con lui coniugare diritti sociali e civili era semplicissimo perché era un vero compagno, di quelli empatici, che sentivano sue le sofferenze altrui. Con lui se ne va una preziosa analisi del presente da quel punto di vista unico come era lui. Ho imparato tanto da te e dalla tua verità. Grazie Luì, e mi raccomando, ovunque tu sia non essere mai breve perché a parte i miei sfottò, non bastavi mai», ha aggiunto Giuseppe Castrianni.
Luigi Carollo è stato punto di riferimento di una grande rivoluzione che pian piano ha iniziato a vincere. Immagine e voce di una Sicilia ribelle e non banale, coraggiosa e favolosa. Mancherai a tutti noi, vivrai in tutti noi", ha scritto Matteo Iannitti.
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