Nove indagati su undici coinvolti nell’inchiesta della Dda di Palermo su un maxiriciclaggio di denaro che mafiosi vicini a Matteo Messina Denaro avrebbero fatto per ripulire i soldi dei clan palermitani sono rimasti in silenzio davanti al gip nel corso dell’interrogatorio di garanzia. Gli unici a non avvalersi della facoltà di non rispondere sono stati solo Antonino Putaggio e Leonardo Palmeri che hanno dato ai pm la loro versione dei fatti. Gli altri, da Salvatore e Andrea Angelo, padre e figlio, mafiosi di Salemi al centro dell’operazione, al capomafia palermitano Michele Micalizzi si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.
L’inchiesta, oltre a svelare il riciclaggio che sarebbe stato tentato dagli indagati, ha fatto emergere il piano della mafia di acquisire 12 punti vendita della Coop Sicilia, di riciclare lire fuori corso per conto della ‘ndrangheta e di ripulire il denaro di Calogero John Luppino, il re delle scommesse clandestine online, altro fedelissimo dell’ex latitante.
Nella foto Salvatore Angelo
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