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Ecco chi era Anna La Gattuta, travolta e uccisa a Palermo da un camion in retromarcia

Aveva 61 anni e una grande passione per i viaggi. Originaria di Mezzojuso, era restauratrice di libri antichi

Aveva una immensa voglia di vivere e una grande passione per i viaggi, Anna Maria La Gattuta, 61 anni, rimasta uccisa ieri pomeriggio in un incidente stradale a Palermo, travolta da un camion, mentre era in sella a una moto col marito. Sembra che il camion stesse procedendo a retro marcia e non in avanti, in una strada in discesa, in via San Giovanni Decollato. Inizialmente si è parlato di un guasto al sistema dei freni. Saranno le indagini adesso ad accertare l’esatta dinamica dell’incidente. Sia il camion che l’Honda Sh, sono stati sequestrati.

Il marito della donna, C.M. di 60 anni, si trova ricoverato in gravi condizioni al Policlinico di Palermo. Anna Maria La Gattuta, invece, è giunta morta all’ospedale Civico.

Il camion che ha travolto la coppia era carico di materiale edile. Lo scontro è avvenuto tra via dei Biscottari e piazza San Giovanni Decollato, a due passi dalla squadra mobile e da palazzo Sclafani, nel quartiere dell’Albergheria. Da dove, dopo l’incidente, è stato lanciato l’allarme alle forze dell’ordine e ai mezzi di soccorso. In breve sul posto sono giunti i poliziotti della questura e le ambulanze. La donna, in condizioni disperate, è  stata estratta da sotto il mezzo pesante e assistita dall’equipe del 118.

Sul luogo dell’incidente sono arrivati i vigili urbani dell’infortunistica che si sono messi all’opera per avviare i primi accertamenti e ricostruire la dinamica del tragico impatto. Gli uomini della polizia municipale hanno ascoltato il conducente del camion e sono andati alla ricerca di testimoni. Ma hanno anche compiuto un primo controllo sui mezzi anche per comprendere se realmente al mezzo carico di materiale edile abbiano ceduto i freni schizzando a marcia indietro nel tratto di strada in discesa.

In zona, sono installate diverse telecamere di videosorveglianza, visto che sulla piazza si affacciano gli uffici investigativi della polizia e il palazzo dove hanno sede alcuni reparti dell’esercito. Le immagini potrebbero dare un prezioso contributo alla ricostruzione dell’incidente.

La vittima, secondo quanto emerge dal suo profilo Facebook, era originaria di Mezzojuso ed era restauratrice di libri antichi.

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