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Il costruttore di Carini vicino ai clan progettava danni alle imprese concorrenti

Il 6 agosto 2021, non sapendo di essere intercettato, Palazzolo parlava in un cantiere edile avviato nel quartiere Brancaccio a Palermo e ordinava al suo dipendente, fratello di un pregiudicato, di rubare i mezzi di un piccolo imprenditore

Nonostante il tentativo di nascondere i suoi legami con le cosche di Carini e di liberarsi da un passato scomodo, il costruttore Giovanni Palazzolo, arrestato oggi per mafia, sollecitava un suo dipendente a mettere in atto azioni violente contro imprenditori concorrenti.
Il 6 agosto 2021, non sapendo di essere intercettato, Palazzolo parlava in un cantiere edile avviato nel quartiere Brancaccio di Palermo e ordinava al suo dipendente, fratello di un pregiudicato, di rubare i mezzi di un piccolo imprenditore che aveva stipulato un contratto con Amazon e stava coinvolgendo altri trasportatori in un progetto che avrebbe danneggiato la sua società di logistica. «A questo dobbiamo atterrarlo», diceva.
Il piano non fu portato a termine perchè Palazzolo, dopo pochi giorni, riuscì a trovare altri trasportatori in sostituzione di quelli coinvolti dal concorrente

Palazzolo temeva le rivelazioni dei pentiti

Temeva che i pentiti potessero farlo arrestare l’imprenditore Giovanni Palazzolo, finito in cella oggi per mafia e riciclaggio. Dalle intercettazioni emerge che l’indagato in particolare aveva paura di una eventuale collaborazione con la giustizia del boss Freddy Gallina, estradato in Italia dagli Usa. «Io mi scanto (ho paura ndr)», diceva non sapendo di essere intercettato.
«Appena io sbaglio cado, siccome loro non hanno niente da perdere perché ormai quello che avevano da perdere l’hanno perso. Ho mandato mio fratello e gli ho detto “gli devi dire che non mi devono cercare”», continuava facendo capire di aver voluto interrompere i rapporti con i clan per timore dell’arresto.

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