Nuove auto danneggiate a Palermo nella zona della stazione centrale. I proprietari di alcune vetture hanno trovato i finestrini rotti nella zona compresa tra le vie Milano e Montesanto, ancora una volta dalle parti di via Roma. Ventiquattro ore prima era successo in via Fiume e ancora in via Pavia, in via Roma stessa e via Torino. Tanto che i residenti nel corso di un incontro che si terrà in questi giorni proporranno di affidare i controlli in zona alla vigilanza privata. In via Milano è stata presa di mira una jeep: i vetri sono in frantumi, chi è entrato in azione ha messo l'interno a soqquadro per poi darsi alla fuga. Pochi giorni fa altri due mezzi sono stati colpiti in via dell'Università, a pochi metri dalla facoltà di Giurisprudenza. Risale soltanto a pochi mesi fa, invece, la scia di colpi ai danni di residenti e commercianti dell'area compresa tra via Calderai e piazza Sant'Anna: nel giro di una settimana due auto di una stessa famiglia sono state gravemente danneggiate. Preso di mira anche il furgone di un negoziante, che ha dovuto sborsare ben ottocento euro per riparare i danni. Anche in questo caso, i finestrini sono stati sfondati, ma i malviventi non hanno portato via nulla. Puro vandalismo.
E ogni auto vandalizzata pesa sulla famiglie per centinaia di euro. «Ormai da alcuni mesi si registrano danneggiamenti alle automobili senza che venga rubato nulla. Un fenomeno che riguarda anche altre provincie siciliane». Lo ha detto Giovanni Assenzio, segretario provinciale Uil Polizia Palermo dopo gli ennesimi episodi di microcriminalità. Secondo la Uil Polizia «da un lato si richiama la disperazione di chi alla ricerca anche di pochi spiccioli per una dose di crack, ma non è sempre così. Non è stato toccato nulla, ad esempio, lo scorso febbraio nel corso dei danneggiamenti alle automobili in via Nicolò Garzilli così come in via Veneto e nei pressi del molo trapezoidale».
Lo stesso centro storico, affetto dal fenomeno della malamovida», non è esente dai danneggiamenti non seguiti da furti. Ad esempio, quelli occorsi fin dallo scorso gennaio in via Santa Rita, tra via Sant'Agostino e piazza Sant'Onofrio e in altre aree dove sono stati rinvenuti finanche vetri rotti da lanci di pietre.
«Per far fronte a questo nuovo tipo di criminalità molto più spicciola di quella del passato e per questo ancor più difficile da individuare - ha aggiunto Assenzio - occorrerebbe un urgente aumento di organico delle forze di polizia che però non sembra ancora essere divenuto una priorità».
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