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Palermo, via Pindaro tra gare di moto notturne con musica e fuochi d'artificio: «Non si vive più, siamo anche minacciati»

I residenti: «Ostaggio di una banda di ragazzini che hanno preso possesso del parcheggio»

«Non si vive più, ogni fine settimana musica ad alto volume, gare tra motocicli, fuochi d’artificio. E tutto rimane impunito». I residenti di via Pindaro a Mondello, Palermo, insorgono. Da anni, i parcheggi di via Tolomea, vengono presi d’assalto da centinaia di ragazzi che passano tranquillamente le serate ricreando vere e proprie piste da ballo e circuiti per gareggiare con minicar e motociclette o per esibirsi in evoluzioni senza casco e con più passeggeri a bordo dei mezzi a due ruote.

La platea dei residenti arrivati allo stremo si allarga e dopo le prime denunce al Giornale di Sicilia altri abitanti della zona si aggiungono al coro che diventa sempre più vasto. «Ogni sabato e domenica - racconta un residente - veniamo travolti da vere e proprie scorribande di ragazzini che gareggiano sulla via Pindaro, sparano fuochi d’artificio e petardi e musica a tutto volume. Lamentiamo la totale assenza di sanzioni - prosegue - noi chiamiamo le forze dell’ordine che arrivano prontamente ma non appena vanno via tutto ricomincia di nuovo. Noi chiediamo che venga fatto concretamente qualcosa».

Ciò che auspicano i residenti sono dispositivi che possano rallentare la folle corsa delle motociclette e sbarre ai parcheggi. «Chiediamo che vengano trasformati in parcheggi a pagamento, automatizzati e quindi con una sbarra che blocchi il passaggio a chi non paga - prosegue un altro residente - siamo ostaggio di questi ragazzini. Io sono residente da più di trent’anni e una cosa del genere non si era mai vista. Fanno sali e scendi tra i parcheggi e la via Pindaro, infischiandosene delle persone, degli abitanti e delle automobili che transitano».

I residenti hanno fatto diversi esposti nel tempo e ogni week end sono costretti a chiamare la polizia o i carabinieri, «che vedono - aggiunge il residente - ma hanno le mani legate. Non possono fare nulla. Io mi rivolgo al presidente di circoscrizione e al Comune di interessarsi, chiudere il parcheggio e disporre dissuasori lungo la via Pindaro». I residenti nel tempo hanno provato a dialogare con le bande che hanno ormai preso possesso del parcheggio e della strada ma per tutta risposta «sono stato minacciato - racconta un abitante della via Pindaro - mi hanno accerchiato e minacciato a parole. Ho i video che ho registrato per tutelarmi. Non posso avere paura di stare a casa mia».

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