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Delitto Geraci, il sindaco di Caccamo: «Non abbiamo mai smesso di attendere che la verità emergesse»

Franco Fiore: «La nostra comunità gioisce, adesso la giustizia faccia il suo corso»

Franco Di Fiore, sindaco di Caccamo

«I nomi dei mandanti e degli esecutori dell’omicidio di Mico Geraci segnano il passo a tanti anni di sofferenza e di amarezza, lasciando spazio al trionfo dello Stato sulla mafia. La comunità di Caccamo sempre vicina alla famiglia Geraci, gioisce per l’operazione condotta dagli inquirenti e dalle forze dell’ordine. Adesso la giustizia faccia il suo corso». Lo ha detto il sindaco di Caccamo Franco Fiore, apprendendo la notizia della conclusione delle indagini sull’omicidio del sindacalista caccamese Mico Geraci, trucidato dalla mafia l’8 ottobre 1998 davanti l’uscio della sua casa.
Le indagini erano state archiviate e riaperte già due volte. «La comunità di Caccamo in questi 25 anni non ha mai smesso di attendere che la verità emergesse, - aggiunge il sindaco - dedicando al sindacalista l’aula consiliare, l’istituto alberghiero e la piazza dove si è consumato l’efferato delitto».

Antimafia siciliana: «Finalmente Mico Geraci avrà giustizia»

«Finalmente ci sono dei nomi e cognomi, Mico Geraci, sindacalista caccamese, brutalmente ucciso avrà giustizia. Ci siamo battuti assieme alla famiglia e non abbiamo mai smesso di credere nella giustizia. Per i 25 anni, abbiamo piantato un alberello nei giardini reali dell’Ars proprio in sua memoria. Oggi è un bel giorno. Oggi l’alberello finito pure nel video ufficiale dei carabinieri comincia a mettere le prime foglie. Grazie all’Arma dei carabinieri e alla procura di Palermo guidata da Maurizio De Lucia per il loro costante impegno, sono sicuro che Mico oggi sta sorridendo». Lo dice il vicepresidente vicario della commissione Antimafia siciliana, Ismaele La Vardera.

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