Gli studenti di Palermo in piazza contro le cattive condizioni di alcune strutture scolastiche della città. I ragazzi, oltre alla manifestazione alla quale hanno aderito, hanno anche redatto un documento indirizzato a Roberto Lagalla, sindaco della Città Metropolitana di Palermo.
«Lasciarci studiare in locali che cadono a pezzi - scrivono gli studenti - è segno di disinteresse da parte delle istituzioni nei nostri confronti. La maggior parte degli istituti secondari di secondo grado è ospitata in edifici non a norma che obbligano studentesse e studenti a studiare in classi pollaio spesso non sicure».
I ragazzi sottolineano anche il mal funzionamento, o l'assenza, di impianti di climatizzazione nelle aule: «Ciò - dicono - ci obbliga a studiare con meno di 8° in inverno e con più di 28° in primavera inoltrata». Nella lista ci sono anche le carenze di servizi igienici e di palestre agibili nelle scuole.
Gli studenti delle scuole superiori di Palermo hanno deciso di inviare una lista con quattro punti: a partire dalla richiesta di un macro-finanziamento da parte della Città Metropolitana che rifornisca i bilanci dei singoli istituti superiori di fondi vincolati alla manutenzione ordinaria volta al ridimensionamento dei disagi provocati dalla fatiscienza dall’edilizia scolastica, assegnati in base al numero di studenti iscritti. Altri interventi vengono richiesti proprio per gli impianti di climatizzazione e per la manutenzione dei servizi igienici.
Infine un piano di adeguamento delle palestre inagibili allo stato attuale: «La stesura di un progetto finalizzato alla mappatura delle palestre agibili sul territorio provinciale, con l'obiettivo di permettere agli Istituti sprovvisti di uno spazio idoneo deputato allo svolgimento delle ore curriculari di scienze motorie di usufruire della palestra agibile più vicina al proprio istituto».
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