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Palermo, dopo quarant'anni il Giardino Inglese dice addio alle sue giostre

Il Tar ha respinto il ricorso dei giostrai che da metà degli anni '70 occupavano un’area del parco. La concessione era scaduta nel 2020 e la richiesta di prorogarla era stata respinta dal Comune dopo il no della Soprintendenza ai Beni culturali

Il tribunale amministrativo regionale per la Sicilia ha respinto il ricorso dei giostrai che da metà degli anni '70 occupavano un’area del Giardino Inglese di Palermo, dal 2021 intitolato a Piersanti Mattarella. Per effetto della decisione, che arriva dopo un lungo contenzioso con il Comune, le giostre dovranno lasciare l’area del parco da cui si fa ingresso sulla via delle Croci.

Il Giardino è dal febbraio dello scorso anno interessato da lavori di ristrutturazione finanziati nell’ambito del Pnrr ed era rimasta aperta solo la parte in cui sono attive le giostre. I difensori di Pietro e Casimiro Carbocci, titolari delle concessioni ora revocate, sperano comunque di evitare lo sfratto: gli avvocati Alessandro Palmigiano, Ornella Sarcuto, Lavinia Marchese e Gaetano Speranza interporranno appello al Consiglio di giustizia amministrativa (l'equivalente del Consiglio di Stato) anche per ottenere la sospensiva della decisione del Tar.

La concessione era scaduta il 31 dicembre 2020 e la richiesta di prorogarla era stata respinta dal Comune dopo il no della Soprintendenza ai Beni culturali, datato 16 marzo 2022 e ribadito il 21 agosto 2023. I Carbocci non avevano mai contestato le osservazioni della Soprintendenza, che comunque non aveva escluso la possibilità futura di autorizzare «la concessione di un’area (diversa dall’attuale, ndr) da destinare alle giostre».

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