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Lotta alla mafia in uffici sempre più vuoti: carenze d’organico in Procura e nei tribunali fra i Gip

In Corte d’Appello oggi via all’anno giudiziario nel distretto che comprende pure Trapani e Agrigento

Matteo Frasca all'inaugurazione dell'anno giudiziario del 2022

Da una parte l’arresto di Matteo Messina Denaro, «per il quale appena un anno fa tutte le istituzioni di questo Paese hanno espresso grande soddisfazione». Dall’altra l’organico del tribunale, «da tempo inadeguato a far fronte alla domanda di giustizia, aumentata in maniera esponenziale». È la lettura, tra luci e ombre, del presidente della Corte d’Appello, Matteo Frasca, che oggi alle 9 presenterà la relazione sull’amministrazione della giustizia nel distretto, che comprende, oltre al circondario della città (che abbraccia anche la parte occidentale della provincia), anche le zone di Trapani, Marsala, Termini Imerese, Sciacca e Agrigento.

L’occasione è data dalla cerimonia per l’apertura del nuovo anno giudiziario. La cattura di Messina Denaro, nel 2023, è stata «un punto di partenza, perché ha aperto nuovi scenari al fine di individuare, mediante indagini sempre più complesse e articolate, soprattutto quando investono le operazioni finanziarie, la rete di protezione che ha consentito la latitanza» al capomafia di Castelvetrano «e di scoprire le fonti di ricchezza» del boss «e dell’organizzazione».

Ma, accanto ai grandi risultati ottenuti, preoccupa la percentuale di scopertura che «nella Corte di Appello è attualmente del 20%, nella Procura generale del 32%, nel Tribunale è pari all’11%, ma cresce molto nell’ufficio Gip-Gup e, infine, nella Procura della Repubblica si attesta al 14%, ma è molto più elevata nella Direzione distrettuale antimafia».

Il servizio completo di Fabio Geraci nel giornale in edicola oggi

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