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No dei pm ai domiciliari per il giovane accusato dell'omicidio Bacchi a Balestrate

Appello al riesame contro la decisione del gip che non aveva convalidato il fermo, concedendo gli arresti in casa al ventenne ritenuto il responsabile del delitto

Andrea Cangemi, il giovane di Partinico accusato di avere ucciso il suo concittadino Francesco Bacchi, non merita di stare ai domiciliari e per questo motivo deve tornare in carcere. La Procura ha presentato appello al tribunale del Riesame contro la decisione del giudice per le indagini preliminari, Claudio Bencivinni, che non aveva convalidato il fermo, concedendo gli arresti in casa al ventenne ritenuto il responsabile dell’omicidio preterintenzionale.

La misura meno afflittiva era stata disposta per il fatto che Cangemi, difeso dall’avvocato Bartolomeo Parrino, fosse incensurato e ritenendo insussistente il pericolo di fuga. I pm, nel loro provvedimento, hanno sostenuto invece che ci siano tutte le condizioni affinché l’indagato possa tornare in cella, mettendo così le indagini al riparo da qualsiasi possibilità di inquinamento delle prove. Il delitto è avvenuto il 14 gennaio al culmine di una rissa cominciata all’interno e proseguita davanti alla discoteca Medusa di Balestrate ma, sulla dinamica di quanto è accaduto, gli inquirenti vogliono ancora vederci chiaro. Secondo una ricostruzione, che si basa sull’analisi di un filmato estrapolato da una telecamera della zona, Bacchi avrebbe colpito con due pugni alla schiena l’altro ragazzo, quest’ultimo avrebbe reagito sferrando prima un calcio al torace e poi uno successivo al collo quando la vittima è caduta a terra.

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