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I funerali vietati per Francesco Bacchi a Partinico, la madre ricorre al Tar contro la decisione del questore

Secondo il legale della famiglia il provvedimento non sarebbe stato adeguatamente motivato. I giudici si esprimeranno a febbraio

Ricorso al Tar per il divieto del funerale pubblico a Francesco Bacchi, il ragazzo di 20 anni ucciso davanti ad una discoteca di Balestrate la scorsa settimana al culmine di una rissa. A presentarlo il legale Cinzia Pecoraro che ha ricevuto il mandato dalla madre della vittima, Daniela Vicari. Secondo l’avvocato il provvedimento del questore non sarebbe stato adeguatamente motivato e per questo è partito il ricorso. Il Tar si riunirà il forma collegiale e si esprimerà a febbraio. C’è stata una forte indignazione attorno ai funerali non celebrati.

Il questore di Palermo Vito Calvino ha motivato il provvedimento sostenendo che potevano esserci problemi di ordine pubblico e sicurezza in relazione alla situazione del papà di Francesco, Ninì Bacchi, principale imputato nel processo «Game over» sugli interessi della mafia sui centri scommesse. Francesco è morto all’alba dello scorso 14 gennaio all’ospedale di Partinico, dove era stato ricoverato in seguito ad una rissa davanti alla discoteca Medusa di Balestrate. Il ragazzo fu colpito da due calci da Andrea Cangemi, 20 anni di Partinico. Uno di questi lo ha colpito vicino al collo facendolo cadere all’indietro e non si è più rialzato.

«Non può passare il messaggio che Francesco Bacchi fosse un mafioso. Un ragazzo poco più che adolescente buono gentile ed educato ucciso barbaramente non merita un trattamento simile da uno Stato che lo doveva tutelare. Ho impugnato questo provvedimento per ridare un minimino di giustizia ad una vicenda che fin ora non ne ha trovata. Francesco è morto da eroe per difendere dalla barbarie un amico», dice l’avvocato Pecoraro.

«Sono in continuo contatto con la Procura - aggiunge - e collaboriamo con gli inquirenti per giungere al più presto alla verità».

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