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Partinico, gli amici di Bacchi sui funerali in forma privata: «È come se fosse stato ucciso due volte»

In una lettera un gruppo di giovani contesta la decisione: «Avete privato lui dell’essere salutato per come meritava»

La polizia presidia l'esterno del cimitero di Partinico

«Ciccio è stato ucciso due volte». Lo scrivono in una lettera gli amici di Francesco Bacchi sulla decisione di fare svolgere in forma privata i funerali del giovane ucciso a Balestrate nei pressi della discoteca Medusa. I funerali si sono svolti oggi, all'alba, nella cappella del cimitero di Partinico. Gli amici contestano la decisione.

«Avete privato lui dell’essere salutato per come meritava, visto il ragazzo meraviglioso che era, e avete distrutto ancora di più la sua famiglia, noi amici e tutte le persone che lo amavano non permettendoci di vivere il dolore in santa pace ma circondati da carabinieri, polizia, squadra antisommossa come se Francesco fosse un boss mafioso, un terrorista o un delinquente».

Nella lettera gli amici contestano anche la stampa che ha riferito le vicende giudiziarie del padre di Francesco, Benedetto «Ninì» Bacchi, agli arresti domiciliari in attesa della sentenza definitiva nel processo su mafia e scommesse incardinato sulle indagini dell’operazione Game Over. Nella lettera vengono contestati anche «coloro che difendono o meglio cercano di giustificare il gesto che ha portato Ciccio alla morte». Poi l'annuncio: «Noi non ci fermeremo finché Ciccio non avrà la giustizia che merita, sempre con correttezza ed educazione perché, è vero, “noi non siamo come loro”».

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