Più controlli e pattuglie di polizia ma anche ronde di vigilantes che, in numero massiccio, possano girare tra i viali degli ospedali, soprattutto di pomeriggio e di notte quando è più alto il rischio di furti, danneggiamenti e aggressioni nei confronti di medici, infermieri e operatori sanitari. È una richiesta unanime, che si aggiunge a quella di un vertice urgente in Prefettura tra i direttori delle aziende sanitarie e i responsabili dell’ordine pubblico, che arriva al culmine dell’escalation di violenza che colpisce pronto soccorso e reparti: gli ultimi raid, in ordine di tempo, all’ospedale Civico dove sono stati rotti i lettori dei badge per le presenze del padiglione 10 e al Di Cristina dove invece sono state manomesse alcune telecamere di sorveglianza. I posti di polizia non bastano a garantire la sicurezza: i criminali continuano a imperversare nonostante tutte le strutture sanitarie abbiano anche un servizio di vigilanza privato, gestito da ditte esterne vincitrici di gare, che però non riescono a fermare il fenomeno ormai all’ordine del giorno.
Un servizio completo di Fabio Geraci sull'edizione di Palermo del Giornale di Sicilia in edicola oggi
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