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Il cane bruciato vivo a Palermo, oltre 40 mila firme per chiedere pene più severe

L'appello lanciato da Debora Affatigato è diventato virale e un’altra petizione è stata lanciata dell’associazione Uniti per salvarli Odv

A 48 ore dal suo lancio, ha raccolto oltre 37 mila firme la petizione online lanciata da Debora Affatigato, cittadina indignata dal caso del pitbull bruciato vivo nel centro di Palermo.

L’appello è diventato virale in pochissimo tempo; nel frattempo ieri è stata lanciata un’altra petizione da parte dell’associazione Uniti per salvarli Odv, che chiede una revisione delle leggi in materia di protezione degli animali.

Il totale delle due petizioni porta quindi le firme a sfiorare le 40 mila adesioni. Una mobilitazione online straordinaria che dimostra la sensibilità dei cittadini sul tema.

«Il 9 gennaio a Palermo un uomo ha deciso di compiere un atto ignobile nei confronti del suo cane - si legge nella petizione di Affatigato - L’animale è stato legato e bruciato vivo ad un palo. Non possiamo restare indifferenti di fronte a tanta atrocità, ci sono testimoni che hanno visto ciò che accadeva e l’uomo si racconta, sia stato rilasciato. E’ un vero e proprio atto criminale. Voltarsi ed ignorare vorrebbe dire restare silenti complici».

A Palermo per domani (13 gennaio) è prevista una manifestazione organizzata dalle associazioni animaliste.

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