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Morì dopo la visita al Pte di Lercara Friddi, indagato un medico

Sarà l'autopsia a chiarire le cause del decesso di Giuseppe Marchese, fioraio di 58 anni

Il tribunale di Termini Imerese

Potrebbe profilarsi un caso di mala sanità a Lercara. Nei giorni scorsi è stato notificato un avviso di garanzia al responsabile medico del presidio territoriale di emergenza. Il medico, 63 anni, è indagato con la pesante accusa di omicidio colposo. Le indagini sono coordinate dalla Procura di Termini Imerese e affidate al sostituto procuratore Concetta Federico. Le indagini sono invece state avviate dalla stazione dei carabinieri di Vicari.

Al centro delle indagini il decesso di un uomo di 58 anni, residente a Vicari, che a causa di un forte dolore al torace si era recato nel vicino presidio territoriale di emergenza di Lercara, dove dopo un controllo era stato dimesso.

In particolare, Giuseppe Marchese, commerciante e titolare di una attività di vendita di fiori, lo scorso 13 dicembre, in seguito al malore, si era recato nel presidio medico di Lercara dove veniva controllato e poi dimesso intorno alle 12,45. Dopo la visita, il commerciante, aveva fatto ritorno in paese.

Poco dopo però, alle 14, veniva trovato morto all’interno del suo negozio, che si trova a pochi metri dalla caserma dei carabinieri di Vicari. I militari sono intervenuti immediatamente, facendo partire le indagini. Una morte sospetta e soprattutto inaspettata nonostante il malore accusato qualche ora prima del decesso. I militari avrebbero acquisito la cartella clinica e avviato l’indagine. Inoltre è stato disposto l’esame autoptico al fine di verificare le cause del decesso dell’uomo. La notifica dell’avviso di garanzia al medico è stata avvenuta lo scorso 16 dicembre. L’autopsia è stata eseguita lo scorso 18 dicembre e si è in attesa di conoscere le cause della morte del cinquantottenne, che non soffriva di patologie gravi. «Il mio assistito - riferisce l’avvocato difensore Salvatore Di Gioia - ha eseguito con gli strumenti a disposizione ogni controllo al fine di verificare il malore. È stato eseguito un elettrocardiogramma dove non risultava nulla. Inoltre il soggetto non era affetto da gravi patologie, né da diabete. Non era un fumatore e pertanto è stato dimesso, quando il dolore retroaternale è sparito. Attendiamo le risultanze dell’esame autoptico per comprendere meglio cosa ha determinato il decesso».

Nella foto il tribunale di Termini Imerese

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