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Palermitano condannato in Albania, negata l'estradizione: è malato

Senza le cure necessarie e l’assistenza quotidiana rischia la vita: per questo è stata rigettata la richiesta del tribunale di Tirana per Paolo Palumbo, che ha avuto una pena di 5 anni per «occultamento di redditi»

L'avvocato Giovanni Castronovo

La seconda sezione della Corte di appello di Palermo, presieduta da Fernando Sestito ha rigettato la domanda di estradizione avanzata dalla Repubblica di Albania nei confronti del palermitano Paolo Palumbo, 25 anni, che era stato condannato in Albania alla pena di 5 anni con l’accusa di «occultamento di redditi».

Il governo di Tirana ha emesso un mandato di arresto europeo a fini estradizionali. La Corte, però, ha accolto le tesi difensive degli avvocati Giovanni Castronovo e Gabriele Leone, che hanno fatto presente come il giovane soffra di una grave malattia alla colonna vertebrale. Senza le cure necessarie e l’assistenza quotidiana rischia la vita.

«Le informazioni fornite dall’Albania - spiegano gli avvocati - sono apparse generiche, visto che il paese sarebbe sprovvisto di un adeguato sistema sanitario e carcerario idoneo a tutelare la salute del nostro assistito. Per queste ragioni è stata pronunciata sentenza contraria all’estradizione per motivi di salute».

Nella foto l'avvocato Giovanni Castronovo

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