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Concorso forestali, Schifani: «Atti illegittimi, è ad un passo dall'essere annullato»

La selezione mette palio 46 posti da agente: le irregolarità sono state riscontrate da Palazzo d'Orleans al termine di una verifica degli atti durata qualche settimana

Il presidente della regione Sicilia Renato Schifani al 52° convegno dei Giovani Industriali. Rapallo, 24 giugno 2023.ANSA/LUCA ZENNARO

Il concorso per guardie forestali è a un passo dall'essere annullato. Affondato da illegittimità che sono state riscontrate da Palazzo d'Orleans al termine di una verifica degli atti durata qualche settimana.

La selezione mette palio 46 posti da agente. Ma fin da subito la graduatoria è finita nel mirino di associazioni e sindacati per via dio alcune anomalie, in primis quella che vede fra i vincitori, al primo posto, il figlio dell'ex dirigente generale del Corpo Forestale.

Schifani aveva affidato a una commissione il compito di verificare che tutto fosse in regola. Ma l'esito della verifica ha invece confermato illegittimità. Lo ammette proprio Palazzo d'Orleans: “È stata accertata dal collegio ispettivo nominato dal presidente della Regione, Renato Schifani, l'illegittimità degli atti della procedura concorsuale per l’assunzione di 46 agenti forestali. Già ai primi di novembre, a seguito di alcune notizie giornalistiche, la presidenza della Regione si è immediatamente attivata per l'accertamento dei fatti, coinvolgendo i vertici delle strutture amministrative regionali.

Il collegio, formato dal segretario generale, dall'avvocato generale e dal suo vice, ha concluso oggi i lavori”. Secondo la nota ufficiale del presidente della Regione, dall’ampia relazione presentata emerge che «il dirigente generale del comando del Corpo forestale dell’epoca, infatti, avrebbe dovuto astenersi dal nominare il presidente della commissione di concorso, trovandosi in conflitto di interessi».

Tale principio – aggiunge la nota di Palazzo d'Orleans - ha trovato conferma nella giurisprudenza amministrativa del Tar Sicilia e del Consiglio di giustizia amministrativa.
La relazione è stata già trasmessa al dirigente generale del dipartimento regionale della Funzione pubblica per l'adozione dei provvedimenti in autotutela: formula di rito che prelude a un annullamento del concorso.

«Rincresce per i tanti giovani che con sacrificio hanno partecipato alle prova del concorso - dice il presidente Schifani - ma l'annullamento degli atti, come indicato dal collegio ispettivo e in sintonia con la giurisprudenza amministrativa, è a questo punto l'unica soluzione percorribile per ripristinare la legalità violata e consentire una partecipazione, con pari opportunità, a tutti i concorrenti. Sono certo che in poco tempo saranno selezionati i migliori».

Attacca, invece, Fabio Venezia del Pd siciliano: «Non crediamo che possa bastare l’annullamento del concorso regionale per le guardie forestali. Questo è un atto dovuto che arriva peraltro in ritardo. Chiediamo non solo chiarezza su quanto avvenuto, ma soprattutto che il governo regionale si assuma la piena responsabilità politica di questa ennesima vergogna che danneggia ancora una volta l'immagine della Sicilia».

Per il capogruppo del M5S all'Ars, Antonio De Luca, «questo stop che allunga le procedure non è un bene, né per il buon nome del Corpo Forestale, né per la salvaguardia dell'ambiente» mentre per il deputato Roberta Schillaci (M5S), componente delle commissioni Lavoro e Antimafia dell'Ars «le regole per la composizione delle commissioni esaminatrici vanno cambiate: non possono essere composte solo da membri interni come in questo caso, ma vanno fatte con personale misto come avviene in altre regioni».

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