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Mafia, leso il diritto di difesa: sospesa interdittiva a associazione che si occupa del trasporto dei malati

La decisione dei giudici del Cga contro il provvedimento che era stato emesso dalla Prefettura per presunte infiltrazioni all'interno dell'associazione Croce Sana Odv

L'edificio in cui ha sede il Cga Sicilia, in via Filippo Cordova, a Palermo

I giudici del Cga hanno sospeso l'interdittiva antimafia emessa dalla prefettura di Palermo nei confronti dell’associazione Croce Sana Odv che non poteva operare dopo l’operazione Fenice perché ritenuta infiltrata da elementi della mafia di Misilmeri e Belmonte Mezzagno. Adesso, invece, potrà tornare ad occuparsi del trasporto dei pazienti.

L’ordinanza del Cga è stata emessa dal collegio presieduto da Ermanno De Francisco, consigliere relatore Nino Caleca, e accoglie l’impugnazione della Croce Sana per il mancato rispetto dei diritti di difesa, visto che il prefetto di Palermo che ha emesso l’interdittiva avrebbe dovuto dare «tempestiva comunicazione al soggetto interessato», così come previsto da una legge del 2021.

Una comunicazione che avrebbe permesso all'associazione di difendersi. In primo grado il Tar aveva dato ragione alla Prefettura, adesso la sentenza è stata ribaltata.

«Essendo stato leso il diritto di difesa, l'interdittiva è stata ritenuta illegittima e quindi sospesa. Il pronunciamento del giudice di appello - commentano gli avvocati della Croce Sana, Alessandro Finazzo, Sandro Geraci e Giuseppe Fragapani - esprime un principio di civiltà giuridica voluto dal legislatore e sulla base della normativa comunitaria, al fine di consentire ai cittadini di esprimere le proprie ragioni, prima della sospensione dell’attività economica, per evitare in tal modo dei danni talvolta irreparabili a causa della lungaggine dei processi. Il Cga ha rimesso il processo
innanzi al Tar che a questo punto, nell’arco di qualche mese, dovrà emettere la sentenza il cui esito è scontato, nel senso indicato dal Cga. Nel frattempo del pronunciamento del Tar la Croce Sana pertanto potrà riprendere immediatamente la propria attività, venendo anche in soccorso delle esigenze lavorative dei dipendenti».

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