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In centro a Palermo gli studenti ballano e cantano per dire «no» a violenza sulle donne e femminicidi

In piazza un centinaio di ragazze e ragazzi del Ferrara e dell’istituto comprensivo Silvio Boccone

Soy Claudia, soy Esther y soy Teresa, soy Ingrid, soy Fabiola y soy Valeria. Soy la niña que subiste por la fuerza, soy la madre que ahora llora por sus muertas  soy esta que te hará pagar las cuentas: Justicia, justicia, justicia!

La canzone sudamericana contro il femminicidio in memoria delle vittime in tutto il mondo, risuona nel centro storico di Palermo intonata da oltre un centinaio di ragazze e ragazzi dell’istituto superiore Francesco Ferrara e dell’istituto comprensivo Silvio Boccone.

Con l’aiuto di chitarre, darbouka, percussioni e cajón i ragazzi hanno cantato e danzato sulle note della ribellione, esibendosi nel canto cileno El violador eres tu: «Da anni organizziamo questo falso mob - racconta Claudia Galati, docente dell’istituto Ferrara -. I ragazzi non vogliono stare zitti e indifferenti ma urlare, cantare, gridare per denunciare tutte le sopraffazioni e i femminicidi testimoniano la loro solidarietà».

Ma come si affrontano questi argomenti nelle scuole? «I giovani devono imparare fin da piccoli ad accettare i no e il fallimento  - prosegue Galati -, noi cerchiamo fin da piccoli a far capire ai ragazzi e alle ragazze quali sono le relazioni sane». «Il crescente numero delle donne vittime di violenza - dichiara la professoressa Ilaria Virciglio, dirigente scolastica del Ferrara - spinge ogni istituzione scolastica a prendersi carico della sensibilizzazione delle giovani generazioni con ancora maggiore impegno».

Performance ma anche presenza sul territorio: i ragazzi del Ferrara, infatti, da qualche mese hanno adottato piazza Bottego, a pochi passi da via Roma. Nelle scorse settimane, al fianco dei volontari dell’associazione Retake, avevano pulito le aiuole e piantato degli ulivi. Oggi, sono tornati per colorare di rosso la panchina, un gesto ormai tradizionale nella giornata contro la violenza sulle donne.

«Testimonianza di grande impegno - ha detto Marco D’Amico, presidente dell’associazione Retake - un gesto che arriva sull’onda dell’ultimo fatto di cronaca ma anche penando a ciò che è successo questa estate nella nostra città. Ad oggi siamo a 106 vittime».

«Dobbiamo stare accanto a queste iniziative - ha detto il vice presidente della Prima Circoscrizione, Antonio Nicolao -. Dobbiamo stare sempre sul pezzo e aiutare chi si impegna per la città. Io penso che se ci siamo tutti e facciamo rispettare il "No", facciamo passare messaggi importanti».

nel video le interviste a Claudia Galati, docente dell'istituo Ferrara; Marco D'Amico, associazione Retake; Antonio Nicolao, vice presidente Prima Circoscrizione

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