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Mafia del clan di Resuttana, trovata una mitraglietta Skorpion in casa del titolare di un bar di Palermo

L'arma aveva la matricola abrasa, la polizia ha scovato anche le munizioni nell’ambito dell’inchiesta sul mandamento mafioso

Il bar D'Amore di viale Resurrezione, a Palermo

In casa di Giuseppe D’Amore, arrestato questa mattina nell’ambito dell’inchiesta sul mandamento mafioso di Resuttana, a Palermo, e titolare di un bar in viale Resurrezione (nella foto), a Palermo, gli agenti della polizia, nel corso della perquisizione, hanno trovato una mitraglietta Skorpion con matricola abrasa e munizioni. Sono in corso indagini per accertare se l’arma trovata in casa di D’Amore facesse parte dell’arsenale della cosca.

Le indagini sono coordinate dal procuratore Maurizio de Lucia, dall’aggiunto Marzia Sabella e i sostituti Giovanni Antoci, Francesca Dessì e Giorgia Righi. Secondo le indagini, D’Amore avrebbe più volte incontrato uomini d’onore della famiglia di Resuttana, mettendosi a disposizione del capo mandamento Salvatore Genova e del reggente della omonima famiglia mafiosa Sergio Giannusa. D’Amore sarebbe stato un tassello fondamentale della rete di comunicazione riservata, dicono gli inquirenti. A uno degli incontri organizzati grazie al suo aiuto avrebbe partecipato l’anziano boss Michele Micalizzi, 73 anni, arrestato lo scorso luglio.

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