Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Talpa in procura a Palermo, informazioni e un hard disk anche ai familiari del boss della Kalsa

Avrebbe sottratto l'apparecchiatura, contenente dei fascicoli di indagine, ai carabinieri, per darla poi ai parenti di Luigi Abbate, detto «Gino u Mitra»

Avrebbe sottratto e fatto avere ai familiari del boss della Kalsa, Luigi Abbate, detto «Gino u Mitra», un hard disk con informazioni su una indagine di mafia Felice Leto (nella foto), il commesso giudiziario arrestato al termine di una indagine della Dda del capoluogo.

Leto, a cui si contesta il reato di favoreggiamento, avrebbe preso l’hard disk dal fascicolo che era incaricato di trasportare da un ufficio all’altro della procura e l’avrebbe fatto avere al nipote del capomafia.

Un messaggio mandato ad un autotrasportatore tramite Whatsapp lo scorso ottobre, con una foto raffigurante una nota dei carabinieri con l'hard disk in questione custodito all'interno di una scatola di plastica, chiaramente sigillato per le indagini. Una foto accompagnata da un file audio: «Buongiorno compà vedi che tuo zio Gino ha messo l'annuncio su subito.it che si sta vendendo l'hard disk».

Gli accertamenti successivi hanno permesso di individuare quel zio Gino in «Gino U Mitra». In quell'hard disk che era stato sequestrato era riversata copia forense di un pc sequestrato. Hard disk che agli esami successivi è apparso chiaramente manomesso, soprattutto dal suo involucro originale.

La polizia è riuscita a istallare un trojan nel suo cellulare scoprendo così che il commesso avvertiva gli indagati del fatto che fossero intercettati.

Leto è genero dell’imprenditore Vincenzo Passantino, titolare di una ditta di trasporti sottoposta a interdittiva antimafia e il sabato, giorno di riposo dall’impiego a Palazzo di giustizia, lavorava per l’azienda del familiare.

Tag:

Caricamento commenti

Commenta la notizia