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Silvana Saguto trasferita in carcere, il suo avvocato preannuncia un ricorso contro la decisione dei magistrati

L'ex giudice era in clinica per patologie depressive. Il penalista Reina contesta il principio applicato dalla Procura generale di Caltanissetta per giustificare il provvedimento restrittivo immediato

Il Palazzo di giustizia di Caltanissetta

L’ex giudice Silvana Saguto è stata arrestata nella clinica Villa Margherita di via Marchese di Villabianca, a Palermo: era ricoverata lì da tre settimane circa, con una diagnosi legata a patologie depressive. I finanzieri ne hanno preso atto, ma l’hanno trasferita nel carcere di Pagliarelli.

L’avvocato Ninni Reina, che difende l'ex presidente della sezione misure di prevenzione del tribunale di Palermo, ha preannunciato l’incidente di esecuzione per contestare il principio del giudicato parziale, applicato dalla Procura generale di Caltanissetta per giustificare il provvedimento restrittivo immediato. La condanna di Silvana Saguto non è infatti del tutto definitiva, perché deve essere rideterminata la pena: la sentenza di merito è però irrevocabile per la parte relativa ai reati più gravi, in base ai quali è presumibile che la pena non sarà inferiore ai 4 anni, limite al di sotto del quale non si va, di regola, in carcere, ma si possono ottenere benefici come l’affidamento in prova ai servizi sociali.

Come Silvana Saguto, è stato arrestato il marito, l’ingegnere Lorenzo Caramma, mentre il professore universitario della Kore di Enna, Carmelo Provenzano, l’altro imputato che si trovava nelle stesse condizioni, si è costituito in un carcere romano. In cella a Bollate (Milano) invece l’ex amministratore giudiziario Gaetano Cappellano Seminara.

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