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L'inchiesta sulle mazzette alla Motorizzazione di Palermo, revocati gli arresti per due funzionari

Gli inquirenti scoprirono un giro di tangenti per accelerare le pratiche di immatricolazione di veicoli stranieri.

Palermo.Uffici della Motorizzazione in via Fondereia Oretea. Ph.Alessandro Fucarini

Nuovi sviluppi nell’inchiesta della polizia che lo scorso 28 febbraio portò all’arresto di 8 funzionari della Motorizzazione civile di Palermo e 13 tra delegati e responsabili di alcuni agenzie di disbrigo pratiche. Gli inquirenti scoprirono un giro di mazzette incassate da alcuni funzionari per accelerare le pratiche di immatricolazione di veicoli stranieri. La sesta sezione della Corte di Cassazione, presieduta da Gaetano De Amicis, accogliendo i ricorsi proposti dai funzionari Giovanni ed Alfredo Gioietta (difesi dagli avvocati Giuseppe Sceusa e Giovanni Castronovo), ha disposto l’annullamento dell’ordinanza di custodia cautelare nei loro confronti.

I legali avevano sostenuto che dal momento che i fatti contestati erano dei primi mesi del 2021, non ci sarebbe l’attualità delle condotte, quindi mancherebbe il presupposto per gli arresti. Genova che Gioietta, attualmente sospesi, in caso di scarcerazione, verrebbero inoltre assegnati a incarichi diversi per cui non potrebbero reiterare i reati. Entrambi gli imputati hanno scelto il giudizio abbreviato. La prossima udienza è fissata al 20 ottobre per la requisitoria.

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