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La vittima dello stupro di Palermo: legali ironici ma bacchettati

La ragazza su Instagram ha raccontato un retroscena sull’incidente probatorio a cui era stata sottoposta martedì scorso in Tribunale

«Chi mi doveva giudicare, mi ha trattato benissimo. Da parte degli avvocati, invece, c’è stata troppa ironia nei miei confronti e per questo li ho mandati a quel paese (non dice proprio così ma il senso è quello, ndr). Sono stati severamente rimproverati dai giudici, quindi a posto così». A parlare, durante l’ennesima diretta su Instagram, è la ragazza vittima dello stupro del Foro Italico che ha regalato al popolo del web un retroscena sull’incidente probatorio a cui era stata sottoposta martedì scorso in Tribunale.

I legali le avevano chiesto perché non aveva denunciato la violenza che sosteneva di aver subito in un video, postato tre giorni prima del 7 luglio, e se era vero che, nel recente passato, aveva fatto sesso con più persone contemporaneamente. Ma la diciannovenne, infastidita dall’insistenza delle domande, aveva replicato a muso duro sollecitando l’intervento del gip che ha interrotto il contraddittorio su questo punto perché «questa incursione nella sfera privata non c'entra nulla con il processo».

Un servizio completo di Fabio Geraci sull'edizione di Palermo del Giornale di Sicilia in edicola oggi

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