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Il centro storico di Palermo invaso dai rifiuti della movida, arrivano settemila nuovi cestini

Le maestranze della Rap hanno iniziato a installare i nuovi punti di raccolta. Saranno affiancati da nuove idropulitrici e Glutton che aspireranno la spazzatura gettata a terra

Il centro storico di Palermo invaso dai rifiuti della movida e la Rap interviene per incrementare la pulizia e il numero di cestini a disposizione di cittadini e turisti. Stamattina (30 agosto) le maestranze dell’azienda di piazzetta Cairoli hanno iniziato a installare i nuovi punti di raccolta posizionati lungo le vie del centro città in particolare vicino alle piazze e ai monumenti più importanti che ultimamente sembrano essere diventati calamita per bottiglie di vetro, scatole per cibo da asporto e ogni altro genere di immondizia.

In questi giorni saranno oltre settemila i cestini che appariranno nel centro cittadino, cui se ne aggiungeranno altri 6 mila nel 2024. Da tempo i Quattro Canti, come altre zone di grande importanza, sono diventati teatro di piccoli abbandoni da parte di palermitani e turisti stessi, probabilmente pervasi dallo spirito di imitazione.

«Da oggi - spiega il numero uno di Rap, Giuseppe Todaro - è iniziato un programma che abbiamo già sviluppato che riguarda la pulizia del centro storico e delle zone marinare». Ai nuovi punti di raccolta infatti vengono affiancante nuove idropulitrici e Glutton (macchinari che aspireranno i rifiuti gettati per terra) per consentire una pulizia più approfondita delle strade.

«Queste macchine che abbiamo messo a disposizione daranno una grossa mano al servizio già attivo dello spazzamento meccanizzato - prosegue Todaro - fino ad ora sono stati sevizi che mancavano in centro storico e ne abbiamo molto risentito. Si cerca di andare oltre le difficoltà che tutti sappiamo e cerchiamo di dare un’immagine migliore».

Le forze per ora verranno concentrate su Mondello, Sferracavallo e centro storico ma «stiamo allargando lo spazzamento meccanizzato a tutta la città - aggiunge il presidente di Rap - anche perché grazie a queste azioni che stiamo mettendo in campo in automatico si liberano risorse che possiamo spostare su altre zone della città. Con il nuovo piano industriale stiamo cercando entro il 2024 di estendere a tutta la città il lavaggio delle strade».

Todaro entra poi nel merito della polemica legata al progetto del 2013 Palermo differenzia: secondo le linee guida, infatti, entro il 2025 si sarebbero dovuti raggiungere alcuni step tra cui la raccolta differenziate estesa anche alle periferie. Recentemente però il quartiere dello Sperone è stato eliminato per favorire l’ingresso delle borgate marinare.

Ai residenti erano già stati distribuiti i contenitori per il porta a porta ma in corso d’opera si è preferito virare sulla raccolta di prossimità: «E una decisione con la quale io stesso non concordo - sottolinea l’Ad di Rap - ma figlie di un programma precedente finanziato con somme europee che ci vincolano moltissimo sulle scelte da fare. Stiamo cecando di allargare il più possibile - prosegue - ma non possiamo stravolgere il piano originale: i finanziamenti sono legati a questo tipo di operazione». Immancabile poi l’appello ai cittadini ad una maggiore coscienza civile: «Il dato degli abbandoni è drammatico - dice - abbiamo contratto servizi che allora prevedeva due milioni di chili, ad oggi ne raccogliamo 20 milioni. Un ritmo insostenibile».

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