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Altofonte, l'ultimo saluto all'operaio forestale morto negli incendi: "Vittima di mani criminali"

Aveva 67 anni, Matte Brandi, ed è morto facendo il proprio dovere, difendendo la comunità dal fuoco. Nella chiesa San Giuseppe in Piano Maglio dolore ma anche tantissima rabbia

Aveva 67 anni, Matteo Brandi, ed è morto facendo il proprio dovere, difendendo la comunità dal fuoco, nel suo ruolo da forestale. Per questo, inevitabilmente, nella chiesa San Giuseppe in Piano Maglio ad Altofonte ai funerali dell'operaio addetto all’antincendio del Corpo forestale morto lo scorso 14 agosto, c'era tanta, tantissima rabbia. "Si può morire?", chiede qualcuno? Matteo Brandi è morto al Buccheri La Ferla, a pochi mesi dalla pensione,  dopo un'agonia per le gravi ferite riportate nelle operazioni di spegnimento dei roghi che hanno devastato Monreale, e tutta la Sicilia, il 24 e 25 luglio.

«Oggi abbiamo salutato per l’ultima volta Matteo Brandi, ennesima vittima innocente di mani criminali, che ha lottato fino alla fine compiendo il proprio dovere. Un padre, un marito, un lavoratore impegnato fino allo stremo in un atto di servizio verso la nostra comunità». Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, che stamattina era ai funerali. Alle esequie era presente anche l'assessore regionale al Territorio e all'ambiente, Elena Pagana.

«Tutti - ha aggiunto il governatore - dobbiamo fare di più perché questi lutti cessino. Soltanto denunciando i criminali che devastano l'ambiente e mettono a rischio le vite di tanti, possiamo onorare Matteo e chi come lui ha perso la vita nei roghi. In questa triste occasione voglio ricordare e ringraziare tutte le persone impegnate nel contrastare gli incendi. Solo grazie alla loro esperienza e alla capacità professionale, unite a un grande coraggio, i danni al nostro patrimonio naturalistico non sono stati ancora più gravi di quelli che abbiamo dovuto soffrire in questa estate dalle condizioni climatiche eccezionali che hanno agevolato l'opera dei piromani».

"Matteo era un fratello che ha lottato fino alla fine per compiere il nostro dovere - ha detto il parroco durante l'omelia -. In Sicilia dobbiamo piangere per colpa di delinquenti che danno fuoco a terreni, aziende, che creano distruzione. Abbiamo in mente quelle giornate di fuoco, Palermo era circondata, una città in ginocchio. Un conca di fuoco, e non d'oro. Nel libro dell'Apocalisse viene descritto un nuovo cielo e una nuova terra, e lo abbiamo visto. Dobbiamo dire basta a questa spirale di morte".

In quei maledetti incendi di furono altre tre vittime. Un’anziana di 88 anni Rita Gaetana Pillitteri è morta nella sua abitazione di San Martino delle Scale. A Montagna Longa a Cinisi, un incendio ha danneggiato anche la villetta di Salvatore Cometa e Teresa Monastero, i due coniugi palermitani, rispettivamente di 78 e 76 anni, trovati carbonizzati.

le interviste a Salvo Brandi (figlio di Matteo) e al parroco della chiesa di San Giuseppe in Piano Maglio, don Gaetano Gulotta (video di Benedetto Frontini)

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