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Soldi alle famiglie dei detenuti di Palermo, per il figlio e la sorella del boss Di Giovanni non c'è la prova

Il Riesame ha annullato la misura di presentazione alla polizia giudiziaria ad Antonio e Maria Mercedes Di Giovanni, erano accusati di ricettazione continuata

Erano stati accusati di ricevere mensilmente lo stipendio per i familiari detenuti per mafia e per questo gli era stato contestato il reato di ricettazione continuata. Il gip Filippo Serio nell’ultima operazione «Vincolo» a carico del mandamento mafioso di Porta Nuova dello scorso 17 luglio aveva applicato la misura di presentazione alla polizia giudiziaria ad Antonino Di Giovanni, figlio del boss Tommaso, e Maria Mercedes Di Giovanni, moglie del boss Gaetano Leto e sorella di Antonino.

Oggi il Tribunale della libertà presieduto da Roberto Murgia, accogliendo l’istanza di riesame proposta dagli avvocati Giovanni Castronovo, Simona La Verde e Silvana Tortorici ha annullato per entrambi l’ordinanza, revocando la misura imposta per carenza dei gravi indizi. Nell’operazione del nucleo investigativo del reparto operativo di Palermo erano state eseguite 20 ordinanze di custodia cautelare. Sette persone erano finite in carcere, 2 avevano avuto L’obbligo di dimora e 11 quello di presentazione alla polizia giudiziaria.

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